
Un problema è un ostacolo: ti impedisce, blocca o rende più difficile il raggiungimento di una meta o di un orizzonte. Come risolverlo? Accedere alle proprie capacità intuitive e analogiche è spesso molto più efficace del metodo logico. Le Stanze dell’Immaginazione® Underground, ti forniscono un sistema per individuare e risolvere i problemi, alla radice.
Non avevo mai affiancato Le Stanze dell’Immaginazione® Underground alle tecniche di problem solving creativo, eppure ci sono moltissimi punti di contatto.
Scendere Underground, di fatto, permette di risolvere i problemi, perché te ne mostra un altro volto, te li inserisce in un contesto più vasto e ti illustra da dove si originano, dandoti la possibilità di risolverli alla radice.
Il senso di un Problema
Ho sempre considerato i problemi come qualcosa di negativo e così credo faccia la maggior parte di noi. Poi, anni fa, ad un seminario di Igor Sibaldi, mi si aprì un nuovo modo di vedere la cosa.
La parola greca “problema” in latino diventa “progetto”, di cui mantiene il significato e ci aiuta a comprenderne il senso: “pro-getto”, getto avanti.
Insomma: la necessità sottile, della coscienza, presentata dai due termini è quella di un ampliamento di possibilità e di orizzonti.
L’uso dei due termini, con funzioni diverse, ci mostra come, quando questa necessità è consapevole e parte da dentro, si chiami “progetto” e come, invece, quando arriva dall’esterno (da quella “volontà nostra, ma a noi stessi invisibile” di cui parla Gurdjieff), allora è vissuta come un problema.
Problemi Underground
Quando ho scritto il libro “Le Stanze dell’Immaginazione Underground“, ho descritto il problema in questo modo:
Ecco, forse un “problema” è proprio questo: qualcosa di impossibile da evitare, un frammento d’Anima che si agita innanzi agli occhi per essere riconosciuto e avere lo spazio che merita.
In definitiva un problema è un’idea. Come tale, va colto attraverso il processo di conoscenza dell’Immaginazione e non della logica: con le idee accade che ne vediamo prima un phantasma, un’idea di idea (intuizione), e spesso ci fermiamo lì, a quella illusione di superficie che invece richiederebbe un approfondimento, un processo di ascolto profondo e accoglienza che possano permettere a questa idea di maturare in noi, mostrando la sua vera natura, al di là degli schemi percettivi (il pregiudizio) che se ne possono avere.
I problemi che incontriamo nel vivere possono essere di qualsiasi tipo: personali, professionali, di salute, di relazione, di conoscenza, di desiderio, di sentimento; eppure di certo di ognuno di essi abbiamo un “phantasma” ideale, un concetto, un’idea, un’immagine che ne trattiene anche tutto il contenuto vitale.
Scoprire queste immagini è fondamentale: sono la maschera con cui possiamo comprendere quello che viviamo come “problema”. Sono una rappresentazione, un volto momentaneo, che il profondo (o l’Anima) assume per mostrarsi.
Problem Solving Underground
Mi sono accorto che Le Stanze dell’Immaginazione Underground sono anche considerabili come un metodo di Problem Solving analogico, creativo e intuitivo, solo qualche tempo fa parlando con Letizia Gasperoni, che mi aiuta a gestire le mie pagine FB e che ha seguito tutti i corsi miei e di Lara (la mia consorte). È stata proprio Letizia a suggerirmi questo collegamento, creando un post in Fb.
Di fatto, con questo sistema accedi al problema in un modo strategico, organizzato in step:
- domande
Il primo approccio è di tipo logico e ha l’obiettivo di andare a comprendere qual è la narrazione sottintesa al problema. Diciamocelo: quando si parla di problemi, molto spesso si parla di qualcosa di complesso, che automaticamente codifichiamo in una sola parola, come “relazione”, “lavoro”, “denaro”, “salute”.
Così facendo ci perdiamo tutto il contenuto reale e vitale, le metafore e le storie e gli spazi evolutivi che questo problema è venuto a mostrare.
. - personaggi principali
In secondo luogo, esattamente come faremmo per un racconto, si vanno ad individuare gli attori principali di quel racconto: chi ne muove le fila? Perché? In che direzione le tira? Cosa accadrebbe se questa “lotta” (una polemos di forze che vanno in direzioni diverse) la vincesse l’uno o l’altro?
Scoprendo gli attori, si individuano le forze più influenti all’interno del problema.
. - la scacchiera
Il lavoro col sistema Underground prosegue con l’inserimento di questi personaggi in uno spazio codificato, che assomiglia ad una scacchiera. Qui dentro quelle forze che logicamente (nel concetto e nella mente) hanno dei significati, cambiano volto e mostrano “l’altra faccia”, ovvero ci spiegano motivazioni e spinte non più solo logiche, ma esistenziali, emozionali, profonde.
. - alternative
Il lavoro termina con l’accesso alla dimensione analogica, che fornisce delle alternative e permette un confronto delle opzioni: da una sola prospettiva, di tipo logico e razionale, il “domandante” (chi aveva il problema) si trova ora in mano una serie più vasta di opzioni ed è in grado non solo di cambiare la narrazione, ma anche di riconoscere quella che potrebbe essere l’origine stessa della ferita: una distanza dal proprio desiderio originale, dalla più intima direzione che si sente come maggiormente ideale per sé.
Ecco – molto in breve – come funzionano Le Stanze dell’Immaginazione® Underground e come possono esserti di aiuto a risolvere i tuoi problemi, fornendoti una visione analogica e l’accesso ad un piano di alternative da valutare, per cambiare la realtà in cui vivi.
Ti invito a scoprirle: già nel libro ci sono tutte le informazioni per usare il sistema in autonomia, ma se ne hai piacere, trovi anche degli occasionali workshop di un giorno, tenuti da me, in tutta Italia.
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