
Se non cambiamo, conosciamo la strada che ci attende. Il futuro ha bisogno di una visione più grande e la possiamo avere solo con l’Immaginazione – che guarda oltre a quello che c’è – con Filosofia e un pensiero libero, creativo, a proporci nuove vie.
Se c’è una cosa di cui, credo, abbiamo bisogno, sono le prospettive: orizzonti vasti verso cui portare lo sguardo, che ci permettono di uscire dal fango, dalle sabbie mobili dei momenti difficili dell’economia e della politica internazionale di oggi.
Per poterlo fare, però, per guardare avanti senza il filtro del passato, di quelle regole che sono come un dictat del pensiero, abbiamo bisogno di riattivare la facoltà dell’Immaginazione e di ricominciare a fare Filosofia.
In definitiva: dobbiamo liberare il pensiero e imparare ad usarlo nelle sue forme più nobili e creative.