
È possibile avere memorie del futuro, immaginandolo. Tali memorie lasciano una traccia sia mentale, sia emozionale che, in qualche modo, ci guida a compiere azioni in una certa direzione, piuttosto che in altre: verso i futuri positivi e via da quelli negativi.
La memoria riguarda il passato, come l’immaginazione il futuro. Ma non sempre la differenza è nitida e le cose si possono mescolare. Ne abbiamo traccia con Proust, che immagina un passato, ed anche con alcune ricerche scientifiche e sociologiche, che riportano come, l’immaginazione di futuri possibili, lasci memorie.
Saper gestire la propria immaginazione per costruire scenari futuri, quindi, diventa molto importante anche nelle altre due direzioni temporali: il nostro passato (la memoria) che agisce nell’adesso (il presente), spingendoci ad agire in un modo o in un altro.
La memoria del futuro è, quindi, un importante elemento di decision making.