
Ti trovi ad osservare la fine di un pensiero, come un sogno di cui ricordi poco: sai che hai pensato qualcosa, ma non sai né come ci sei arrivato e nemmeno cosa hai pensato. È il fenomeno della mente vagante, o “mind wandering”, ormai famoso e studiato dalla scienza, poiché causa di malessere.
Pensare è un’attività complessa: sembra che ogni giorno, nella nostra mente, passino circa 75mila pensieri. Di questa mole enorme di idee, informazioni, riflessioni, abbiamo consapevolezza di una piccolissima percentuale: non sappiamo stare attenti al nostro pensiero, alle sue fasi e processi.
Ecco che poi ci troviamo con la “mente vagante”, disattenta, inconsapevole e ce ne accorgiamo solo nel momento in cui, per un motivo o un altro, torniamo a noi stessi, ma non sappiamo nulla del nostro viaggio.
Vediamo come prendere una “wandering mind” e trasformarla in una mente attenta e (magari) curiosa.