
SuperEroi e Filosofia. Conoscere se stessi, la società e il concetto di Giustizia grazie alla conoscenza esoterica e immaginale (una Psyche-Sofia) dei SuperEroi.
Come dice anche Quentin Tarantino in Kill Bill vol.2: c’è qualcosa di affascinante nella filosofia dei Supereroi.
Amo moltissimo nutrire gli aspetti immaginali, quelli interiori, di Anima (Psyché) con queste figure. Amo quella Filosofia del Profondo con cui è possibile conoscere parti di sé guardando a mondi altri, come – appunto – quello dei Supereroi. Una Psychesofia dei Supereroi, praticamente, attraverso cui rileggere le loro vicende come realtà animiche.
Chi sono i Supereroi?
Sono l’ultima falange dell’eroismo, la trasformazione finale degli Eroi greci – per metà figli di dèi e per metà di uomini.
Ad oggi invadono non solo le sale cinematografiche, ma anche il nostro immaginario, portando storie di stra-ordinaria follia: questi super buoni a cui si contrappongono dei super cattivi dovrebbero aiutarci, come i loro predecessori (gli Eroi) a comprendere meglio quali siano i confini di un “retto atteggiamento”, un’etica, eppure…
Tra i Supereroi aleggia sempre questa difficilissima collocazione morale: nonostante combattano per “il bene” non sono mai perfettamente buoni e né in assonanza con la legge.
“Da un grande potere derivano grandi responsabilità” – Ben Parker (zio di Spiderman)
D’altronde un Super-Eroe è Super-Leges (al di sopra delle leggi).
Ma su questo ho scritto un intero articolo: “Eroi e Supereroi. La caduta dell’Etica”.
SuperMan
Il Supereroe per eccellenza, l’idealista, luminoso, perfetto Superman.
È l’unico supereroe a nascere super e a nascondersi tra gli esseri umani: tutti gli altri diventano super, lui lo è.
Nella nostra Psyché, Superman è di certo l’idea del Bene, della Giustizia, della Legge al di sopra delle leggi.
È praticamente perfetto, anche quando si nasconde nei panni di Clark Kent.
Forse è per questo che combatte il male: che altro potrebbe fare? Non rischia nulla, non può morire, non può soffrire, è forte e veloce oltre ogni limite. Praticamente una divinità in terra, l’immagine del divino interiore.
Batman
Il supereroe che preferisco di sicuro, Batman.
Se Superman è l’idea e l’immagine della luce e della perfezione, Batman rappresenta il lato ombra, il disconosciuto, la paura che abbiamo di quel che non conosciamo.
Se Superman aveva poteri dalla nascita e altri supereroi li sviluppano con modificazioni (come Spiderman o altri), Batman non ne ha. Come lui stesso dice più volte: il suo superpotere è solo quello di “essere ricco”.
Ed è vero: poiché così viene descritto anche Ade, nella mitologia antica. Plutone, il portatore dei doni dal profondo.
Eppure non è vero: la ricchezza non è il vero superpotere di Batman.
La reale super capacità del cavaliere oscuro è la determinazione.
Se Superman è l’idea, l’ideale dell’uomo divino, allora Batman è la memoria che anche nel lato umano, più umano, nascosto e invisibile di ognuno, c’è un potere che nulla può arrestare: la forza della volontà.
Batman senz’altro.
Leggevo post sui buoni propositi e le varie parole dell’anno da tenere a mente: niente, pensavo, io non ce la farò mai a trovare da sola i miei punti fermi da seguire. Ieri un’intuizione: DETERMINAZIONE. La sento, è la mia parola, devo lavorare per rimanere ferma sulla mia determinazione, solo così troverò la forza e le risorse per risolvere questioni importanti adesso.
Leggo la mail che mi chiede di scegliere tra Batman e Superman. Batman. Determinazione. La conferma: è lei.
Grazie per aver rafforzato e dato fiducia al mio pensiero.
Ah, fantastiche le sincronicità, Sara! ^_^
Ti auguro che sia l’anno della tua determinazione, allora.
Batman anche io! 🙂
Io ho sempre preferito Superman. La serie Tv sulla sua adolescenza era la mia preferita. Di recente ho seguito anche quella su Supergirl.