
Una Specie Felice è possibile. Lo dicono molte ricerche scientifiche, in particolare quelle della Berkeley University, in GreaterGood, che ha stilato una lista delle 10 idee (e attitudini) positive migliori del 2019. Qui un riepilogo e mie riflessioni. Un’anticipazione? Tra le tante idee: consigli sull’importanza di trovare il “Senso”.
Da quando ho memoria di me, ricordo di avere a cuore l’umanità.
Solo recentemente ho capito che chiamarla con la parola “Specie” mi risuonava di più e mi permetteva di ricordarmi di “noi” come parte di un sistema più grande. Mi fa piacere trovare, oggi, molte validazioni scientifiche di questo sentire: in particolar modo grazie alla Psicologia Positiva e agli studi pubblicati su GreaterGood,
L’articolo che trovi è un riepilogo, con riflessioni, delle 10 idee positive (e scientifiche) che sono state evidenziate nel 2019, per vivere meglio come individui, coppie, famiglia. Insomma, idee per vivere come una Specie Felice.
10 idee per una Specie Felice
I ricercatori di GreaterGood hanno stilato una lista di idee scientificamente validate per essere felici, scegliendo tra molte possibilità. Devi sapere, infatti, che il centro di ricerca sta condividendo moltissimi studi ogni anno ed è quindi stato per loro un lavoro anche quello di selezionare tra le tante idee, le pratiche e le attitudini da suggerire. Qui le dieci che hanno scelto:
1. Più felicità, più partecipazione
Si pensa che se uno è felice, pensa meno agli altri e invece una ricerca recente ha mostrato il contrario: più siamo felici e più siamo partecipi e inclini a trovare soluzioni ai problemi del nostro tempo.
2. Più diversità, più umanità
Un’altra ricerca interessante, tenuta su 22 anni di dati raccolti in tutto il mondo e con un approccio multidisciplinare in cui le prospettive psicologiche, sociologiche ed evolutive sono integrate, dice che nel lungo tempo, la diversità “vince”. Lo afferma Douglas Massey, uno psicologo di Yale che è stato coautore dello studio. Dopo una iniziare sfiducia, insomma, la rete e lo scambio che si creano, danno al sistema un valore più grande di quanto ci si potesse aspettare.
3. Più meraviglia, più centratura
Il termine inglese al centro di questa ricerca è “awe”, che viene letteralmente tradotto con “soggezione”, ma che può ricordare il sublime goethiano, ovvero una sensazione mista di meraviglia e trascendenza.
Nello studio, tenuto all’Università di Amsterdam, Michiel Van Elk e colleghi hanno notato che quando siamo in relazione con le esperienze di “soggezione / meraviglia / sublime / trascendenza”, in noi si attivano le stesse aree del cervello che sono in azione durante la meditazione e gli stati di flusso:
Dampening DMN activity may be key to giving us a sense of self-transcendence. Other studies have found decreased DMN activity when participants entered a flow state, during meditation, and when participants under the influence of psychedelics experienced “ego dissolution.” Awe appears to be another example of such a transformative experience”
“L’ammortamento dell’attività della DMN può essere la chiave per darci un senso di auto-trascendenza. Altri studi hanno riscontrato una riduzione dell’attività della DMN quando i partecipanti sono entrati in uno stato di flusso, durante la meditazione e quando i partecipanti sotto l’influenza di psichedelici hanno sperimentato “dissoluzione dell’ego”. Lo stato di soggezione sembra essere un altro esempio di tale esperienza trasformativa”
4. Più dono, più tempo
Altro studio ma un po’ più datato (2008), è quello per cui è stato dimostrato – dai ricercatori Ed O’Brien e Samantha Kassirer – che dare agli altri ci fa stare meglio piuttosto che concentrarci su noi stessi. E ci fa invecchiare di meno, sembra.
5. Più gentilezza, più bellezza
Uno studio che parte da interessi “cosmetici”, per i quali è stato dimostrato che la gentilezza ha un potente effetto anti-aging. Praticare la gentilezza amorevole (si parla di pratiche di Mindfulness) aumenta quindi non solo la qualità e la durata della vita, ma anche la bellezza personale e la forza delle relazioni.
6. Più cura, più amore
Portare gentilezza e cura nella relazione col partner rende felici e fa vivere più a lungo. Lo studio suggerisce l’importanza del sapere che la salute del partner (e delle famiglie ndr) è buona: sapere che gli affetti stanno bene e sono felici, ci rende felici, ci libera dalle preoccupazioni e migliora la vita.
7. Più perdono, più sonno
Questo studio mi ha colpito, perché alla finfinfine è una cosa che sappiamo bene e che tramandiamo anche nei modi di dire, come ad esempio quando diciamo che vogliamo “la coscienza a posto per dormire sonni tranquilli”. Lo studio dimostra che saper perdonare gli altri e se stessi aiuta a dormire meglio.
8. Più arte, più autostima
Ah, che meraviglia! Questo studio è una piccola conferma di quanto siano importanti le arti, la musica, il disegno e la pittura, la danza e la bellezza in generale, soprattutto nei bambini: quelli che si dedicano alle arti si sentono meglio con se stessi e affrontano la vita con maggiore autostima.
9. Più “grazie”, più meraviglia
Eh, inutile dire il contrario: la gratitudine migliora la vita, permettendoci di vedere il lato positivo delle cose, allenandoci a vederlo anche quando tutto sembra grigio. Lara, io e la piccola Beba facciamo “il gioco delle gratitudini” ogni sera a cena, ringraziando per le cose belle accadute in giornata e questo ci ha permesso (in particolar modo a #quellalì) di avere più memoria e focus positivo sulle nostre giornate.
Il titolo inglese dello studio dice anche di più: “The Grateful Don’t Cheat: Gratitude as a Fount of Virtue“, ovvero che la gratitudine è anche un ottimo mezzo sociale, perché “chi è grato non imbroglia ed è virtuoso”.
10. Più Senso, più vita
Infine uno dei temi che mi sono maggiormente cari: il Senso del vivere.
Ho recentemente scritto molto su questo tema, ad esempio nell’articolo sul “Meaning” o nella nota in LinkedIn. Trovare il proprio “Perché” e il Senso, sono per me tra le due direzioni più importanti da seguire nel vivere e per farlo uso:
- la filosofia con le sue domande:
- miti, fiabe e racconti (anche personali) perché tutta la vita è una narrazione;
- e l’immaginazione, per scorgere futuri possibili.
È per questo che sono così felice di aver trovato questo studio secondo il quale se viviamo gli obiettivi come fossero dei “viaggi”, aumentiamo la possibilità di realizzarli.
Invece che sterili liste di cose da fare, quindi, un diario in cui racconti del tuo Viaggio dell’Eroe e di quello che vivi perseguendo obiettivi, scalando vette e scoprendo orizzonti. Un racconto, quindi, una narrazione, per raccontarci di noi stessi nelle fasi del vivere, per ricordarci lo Scopo (purpose) e avere sempre chiaro il Perché.
Un diario per ri-accordarci continuamente al Senso del vivere.
Per approfondire:
➠ “The top 10 insight from the science of a meaningful life in 2019”, GreaterGood (ARTICOLO ESTERNO)
➠ “Happiness Doesn’t Make You Ignore Social Problems” (ARTICOLO ESTERNO)
➠ “Do happy people care about society’s problems?” (RICERCA)
➠ “Humans adapt to social diversity over time” (RICERCA)
➠ “The neural correlates of the awe experience: Reduced default mode network activity during feelings of awe” (RICERCA)
➠ “Spending Money on Others Promotes Happiness” (RICERCA – 2008/2009)
➠ “Loving-kindness meditation slows biological aging in novices” (RICERCA)
➠ “Having a Happy Spouse Is Associated With Lowered Risk of Mortality” (RICERCA)
➠ “Let it rest: Sleep and health as positive correlates of forgiveness of others and self-forgiveness” (RICERCA)
➠ “Arts engagement and self‐esteem in children: results from a propensity score matching analysis” (RICERCA)
➠ “The Grateful Don’t Cheat: Gratitude as a Fount of Virtue” (RICERCA)
➠ “It’s the journey, not the destination: How metaphor drives growth after goal attainment” (RICERCA)
➠ Meaning. Trova il tuo Perché, trova la tua felicità (ARTICOLO)
➠ Non cosa fai, ma Perché lo fai (POST SU LINKEDIN)
➠ Immaginazione Filosofica (ARTICOLO ESTERNO)
➠ “Sapiens”, Yuval Noah Harari, Bompiani (LIBRO)
➠ “Le strutture antropologiche dell’immaginario”, Gilbert Durand, Dedalo (LIBRO)
➠ “L’immaginazione sociologica”, Charles Wright Mills, ilSaggiatore (LIBRO)
➠ “Handbook of imagination and culture”, Tania Zittoun e Vlad Glăveanu, Oxford Press (LIBRO)
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