
Le idee arrivano come fulmini e aprono spazi di possibilità. Le ideologie, invece, perdurano nel tempo e cercano continuamente di imporsi come “verità eterne”.
Nella mia navigazione immaginale di stamattina, uno dei viaggi di conoscenza che faccio quasi quotidianamente, girovagando tra Le Stanze dell’Immaginazione e i Maestri Invisibili, mi è stata confidata un’idea interessante.
Ha in sé qualcosa di logico e forse anche scontato, ma anche caratteri interessanti su cui riflettere, attraverso i quali liberare il pensiero. Ecco l’idea: se si vuole pensare in modo libero, è necessario affidarsi alle idee e non alle ideologie.
Ora ti svelo perché è meglio e in che modo libererai il tuo pensiero.
Idee e Immaginazione
La parola “idea” mi ha sempre molto affascinato, fin da quando incontrai il “mondo delle idee”, quell’iperuranos platonico da cui tutto proviene (almeno, per la filosofia di Platone). Solo in seguito mi sono incuriosito anche sul senso della parola e ne trovai etimologie che la accostavano al verbo “vedere”. Insomma: le idee sono qualcosa che si vede.
Comprendi subito quanto la cosa mi appassionò, dato che i miei studi vanno – in modo particolare – nella direzione dell’Immaginazione: se l’idea è qualcosa che si vede, allora è un’immagine. Forse è per questo che anche Hillman diceva che “È il cuore che pensa e lo fa per immagini”.
Nel viaggio di stamattina, le idee si sono mostrate in un confronto con le ideologie. Non ero andato in quegli spazi della coscienza volutamente per sapere di più su di esse, ma è semplicemente capitato (e secondo me, quando i messaggi arrivano e non li cerchi, è la cosa migliore).
Come lavorare con le Idee
In definitiva, quindi, possiamo dire che: le idee sono aperture di confini della coscienza, che ti portano a vedere spiragli di al di là (che si manifestano in forma di immagini).
Puoi immaginare le idee quasi come fulmini che per un attimo squarciano il velo del cielo e ti mostrano l’oltre: grazie ad una idea, puoi aprire orizzonti tutti da esplorare.
Ma un’idea non necessariamente deve essere conosciuta. Non è obbligatorio e, anzi, nella maggior parte dei casi ci si ferma all’intuizione di un’idea.
L’intuizione di un’immagine è una specie di prima visione alla quale non diamo la possibilità di riaffacciarsi sul nostro mondo (imago volatilis). Sono quindi destinata a sparire nel nulla.
Poi però ci sono anche quelle idee che hanno su di te un maggiore ascendente (hanno una forza erotica, ti appassionano) e allora torni a vederle più volte, guardi verso di loro e rifletti sui mondi che ti aprono.
Grazie a questi viaggi “andata e ritorno” inizi a portare attenzione ed energia a quella singola idea, creandola.
Quando questo accade, l’idea può divenire qualcosa di più concreto e arrivare ad affacciarsi nel mondo: un concetto, un progetto, un pensiero o un sistema di pensiero. A volte anche una intera ideologia.
Ideologie
Difficile dare una definizione al termine “ideologia”, ma credo che si possa intenderla come un sistema complesso di idee, convenzioni, convinzioni, sistemi valoriali e di pensiero, che viene assunto da un gruppo di persone o in cui tale gruppo in qualche modo si riconosce.
Nella mia esperienza di stamattina le ideologie si sono “mostrate” in un modo bizzarro e molto interessante (la mia visione è sempre un misto tra un’immaginazione eidetica e una specie di spiegazione didascalica): esprimevano lo stesso concetto di quel “potere temporale” che hanno – oggi – la Chiesa e altre istituzioni religiose.
Il senso per me fu chiaro: così come un organo di funzione “spirituale” si è rovinato con l’acquisizione di potere temporale, allo stesso modo accade alle idee quando si trasformano in ideologie.
La questione temporale
In poche parole: le idee sono (e sempre saranno) aperture su mondi altri, che si mostrano per condurci verso gli “oltre” di quel dato momento, mentre le ideologie sono il tentativo di prendere una serie di idee e farle durare anche oltre il loro tempo.
Se un’idea si manifesta, in un dato momento, è perché essa indica un possibile “oltre” di quel particolare istante evolutivo. Un “al di là” che può essere una buona via da prendere per scoprire qualcosa di più vasto, ma relativamente a chi siamo in quel momento, come individui, gruppi o Specie.
A volte, quindi, alcune di queste idee vengono mantenute in vita e tenute in grande considerazione (quasi come delle “verità”), nonostante non siano più la risposta (l’oltre) di nessuna realtà effettivamente esistente.
Come liberare il Pensiero
Bisogna imparare a prendere le idee nel momento in cui vengono, a scorgerne gli “oltre” e coglierne il potenziale creativo (a volte distruttivo, ma sempre innovativo), a seguirle fino a che sono vive e a lasciarle andare prima di trasformarle in ideologie.
Se vuoi mantenere libero, creativo e critico, il tuo modo di pensare, allora devi imparare a:
- vedere le idee
L’arte immaginale primaria, quella degli accessi “andata e ritorno” ad altri piani di coscienza, in cui poter scorgere le aperture possibili, gli “oltre” del momento;
. - accogliere le idee
Osservare attentamente le idee ed accoglierle completamente, senza alcun pregiudizio, lasciare che siano esse a narrare la propria identità segreta.
. - discernere tra le idee
Ad un certo punto sarà necessario decidere: le idee sono tutte sia un po’ giuste, che un po’ sbagliate. Non esiste “quella giusta”, dovrai decidere tu a chi dare energia ed attenzione;
. - abbandonare le idee
Avere il coraggio di lasciare andare quelle idee che hai deciso di non seguire. Se le rimetti in libertà, potranno arrivare ad altri e magari il loro contenuto – forse utile al singolo, forse alla collettività – potrà essere espresso lo stesso.
. - realizzare o distruggere le idee
Quando realizzi un’idea, essa smette di essere tale e diventa qualcosa di concreto. È questa la sua funzione: si affaccia e cerca qualcuno che abbia abilità ed energia necessaria per farla “incarnare”, un po’ come un figlio che cerca genitori per poter venire al mondo. Se la realizzi, bene, altrimenti distruggila: non trasformarla mai in una ideologia (un’idea che resta ideale e che viene protratta nel tempo oltre la sua reale essenza ed effettiva utilità).
Per approfondire:
➠ “Andata e Ritorno”, la natura dell’Immaginazione
➠ Pensiero e Mentale, sono due cose diverse
➠ Il Pensiero come meditazione (occidentale)
➠ È il cuore che pensa e lo fa per immagini
Grazie per questo bellissimo pensiero. Che tra l’ altro è anche il mio. Ma tu l’hai espresso, io lo condivido .
Colgo l’ occasione per dirti che il tuo blog è ciò che cercavo da tempo. Gente di una nuova specie figlia piena di ottime idee e foriera di cambiamenti nella gioia e nella libertà Grazie di esistere
Grazie a te, Sabrina. Sia per la tua attenzione, sia per il commento 🙂
Sono felice che abbiamo un pensiero che si avvicina. Io credo che molto spesso, oggi, si accede alla realtà o alla conoscenza (di sé e del mondo) in modo un po’ superficiale e quindi mi impegno a mettere in discussione il più possibile ciò che “si dà per scontato” o che “credo di sapere”.
Grazie alla Filosofia ed al Pensiero ci è possibile navigare e riflettere, conoscere e sapere in modo più approfondito e meno sufficiente.
E devo dire che anche le esperienze immaginali aiutano parecchio 😉