
La narrazione (storytelling) può decidere il futuro e può anche cambiare il passato, se glielo permetti. Il cervello è attratto ed il pensiero viene attivato dalla narrazione .
La fantascienza è stata sempre, un po’, anche un’arte futurologica: ci ha aiutati a ideare, spaziare col pensiero verso i futuribili, ovvero gli scenari possibili che si aprivano di volta in volta.
La narrazione (lo storytelling) è, di fatto, uno dei sistemi di pensiero più utili per poter dare spazio all’inatteso, perché ti permette di cambiare il futuro e, se glielo permetti, anche il passato.
Narrazione (storytelling)
Diciamolo in poche parole che la narrazione è la capacità e l’atto di raccontare una storia.
E se ci chiediamo cosa siano le storie, esse sono dei pezzettini di vita, con una loro filosofia: hanno un inizio ed una fine che si chiudono in modo completo e comunicano un messaggio chiaro, oltre a dare spazio a riflessioni col loro “tra-le-righe”.
Mi piace pensare che noi stessi siamo fatti di storie:
- la storia del mondo per come la veicoliamo (la Storia);
- la nostra storia personale;
- quella della nostra cultura;
- la storia religioso – mitologica in cui siamo immersi;
- la storia della nazione;
- storie, miti e racconti;
- film, serie e narrazioni digitali;
- pubblicità e informazione;
- e via dicendo…
Ognuna di queste partecipa a dirci o ricordarci chi siamo e cosa possiamo e non possiamo fare.
La loro funzione è semplice: più dai loro attenzione, ricordandole e narrandole, più le crederai vere e agiranno dando al tuo sistema di pensiero delle coordinate entro cui pensare e agire, limitandoti.
Quindi: possiamo imparare a portare l’attenzione sulle storie migliori per noi.
Narrazione e Futuro
Recentemente ho seguito un interessante TedTalk, dove si parlava di narrativa fantascientifica e futuro.
Me ne sono piaciute diverse riflessioni, come:
“Non possiamo predire il futuro, possiamo immaginarlo”
“Abbiamo la necessità di descrivere il dettaglio: viviamo dentro al dettaglio delle immaginazioni”
La teoria è semplice: quando pensiamo futuro lo facciamo immaginandolo e per poter avere il massimo della visione possibile, dobbiamo nutrirci anche dei dettagli, immaginandoci come degli “abitanti” di quel futuro, vivendolo un po’.
“Una buona immaginazione non deve solo prevedere l’auto, ma anche il traffico” – Frederik Pohl
Un divertente esercizio di futurologia potrebbe essere quello, quindi, di immaginare un uomo o una donna che si risvegliano all’improvviso tra 100 anni e ci narrano il mondo che trovano, con tutti i dettagli.
Per intensificare questa scoperta del possibile, puoi immaginare un carteggio o un dialogo: tu scrivi le domande e le risposte, facendo un “cambio di punto di vista”, che ti permette di pensare in modo divergente, visionario e narrativo.
Ci sono diversi studi sulla narrazione e su come essa può cambiare il nostro modo di pensare e, di seguito, le nostre azioni.
Ne parla ad esempio Paul Zak, uno dei ricercatori che sta dando più contributo sugli effetti della narrazione non solo per gli individui, ma anche per le organizzazioni:
Infine, non dimenticare che (anche) la tua organizzazione ha una sua storia: il suo mito fondativo. Un modo efficace per comunicare lo scopo trascendente è condividere quel racconto. Quale passione ha portato i fondatori a rischiare la salute e la ricchezza per avviare l’impresa? Perché era così importante e quali barriere dovevano essere superate?
Queste sono le storie che, ripetute più e più volte, rimangono al centro del DNA dell’organizzazione.Forniscono una guida per il processo decisionale quotidiano, nonché la motivazione che deriva dalla convinzione che il lavoro dell’organizzazione deve continuare e ha bisogno del pieno impegno di tutti per fare la differenza nella vita delle persone.
Finally, don’t forget that your organization has its own story – its founding myth. An effective way to communicate transcendent purpose is by sharing that tale. What passion led the founder(s) to risk health and wealth to start the enterprise? Why was it so important, and what barriers had to be overcome? These are the stories that, repeated over and over, stay core to the organization’s DNA. They provide guidance for daily decision-making as well as the motivation that comes with the conviction that the organization’s work must go on, and needs everyone’s full engagement to make a difference in people’s lives.
fonte: https://hbr.org/2014/10/why-your-brain-loves-good-storytelling
Quello che ti racconti, in definitiva, è quello che farai. Lo dice la scienza.
Narrazione e Scienza
Per chiudere riporto (in calce) alcune ricerche scientifiche sugli effetti della narrazione sul cervello, in particolar modo sulla produzione di ossitocina, che “ingaggia” l’attenzione del cervello, riattivandone i processi, svegliandolo.
E non solo: si crea un effetto di “parallelismo” (vengono citati i neuroni specchio) tra le vicende vissute dal personaggio e chi narra o ascolta tali storie, per il quale accade che “viviamo le storie che raccontiamo o sentiamo raccontare” e, quindi, le diventiamo:
Non è tutto ciò che sta accadendo quando siamo coinvolti in una storia e nei suoi personaggi. L’attività cerebrale di narratori e ascoltatori di storie inizia ad allinearsi grazie ai neuroni specchio, le cellule cerebrali che sparano non solo quando eseguiamo un’azione ma quando osserviamo qualcun altro che esegue la stessa azione.
Quando siamo coinvolti in una storia, le cose immaginarie diventano reali nei nostri corpi. Lo storyteller descrive un pasto delizioso e la bocca dell’ascoltatore può iniziare ad annaffiare. Quando i personaggi della storia si sentono tristi, la corteccia prefrontale sinistra dell’ascoltatore si attiva, suggerendo che si sentono anche tristi.
fonte – https://greatergood.berkeley.edu/article/item/science_of_the_story
Credo che sia utile anche chiedersi: ma perché è così utile raccontarsi le giuste storie per il futuro?
Una ricerca del 2013 ce lo dice: quando pensiamo futuro, pensiamo negativamente.
Ecco che, allora, se facessimo un profondo lavoro di revisione dei racconti che, oggi, veicolano le linee delle nostre prospettive, allora potremmo cambiare il nostro futuro. E in meglio.
Narrazione e Passato
E perché, allora, non cambiare anche il passato?
Dato che la memoria è una continua narrazione degli eventi vissuti, che – per di più – viene continuamente modificata dall’immaginazione, allora perché non raccontarsi anche storie diverse per il proprio passato?
Lo dicono le ricerche di Oliverio, in “Immaginazione e Memoria“: quello che ricordiamo non sono gli eventi accaduti, ma quello che ci raccontiamo degli accadimenti (intesi come fatti).
Puoi quindi giocare a cambiare le storie che ti racconti, cambiando il tuo futuro, passato e presente.
Per approfondire:
➠ Mitologia (TAG)
➠ Mito, narrazione e futuro, matteoficara.it (ARTICOLO)
➠ Perché il cervello ama la narrazione, Paul Zak su Harvard Business Review (ARTICOLO ESTERNO – ENG)
➠ Effetti della narrazione nel cervello, GreaterGood (ARTICOLO ESTERNO – ENG)
➠ Effetti dell’ascoltare la narrazione di storie, GreaterGood (ARTICOLO ESTERNO – ENG)
➠ Mitologie del presente e dei tempi che verranno (ARTICOLO ESTERNO)
(recensione di Valerio Pellegrini al libro “Miti a bassa intensità” di P. Ortoleva, su quadernidaltritempi.eu)
➠ Pensare al futuro? Lo facciamo in negativo, ScienceMag (RICERCA – ENG)
➠ Prospettive per il futuro, Harari, intervista su Gariwo (ARTICOLO ESTERNO)
➠ Utilità del mito, Pressenza (ARTICOLO ESTERNO)
➠ Utilità del mito, oggi, LimesOnline (ARTICOLO ESTERNO)
➠ Esempi di miti moderni: “12 soldiers”, matteoficara.it (ARTICOLO)
➠ Fiabe e Miti: confini e vie per la coscienza (ARTICOLO)
➠ Relazione scienza e mito, matteoficara.it (ARTICOLO)
➠ Come cambiare politica col mito, matteoficara.it (ARTICOLO)
➠ Immaginazione e Evoluzione (ARTICOLO)
➠ Immaginazione e Memoria, Alberto Oliverio (LIBRO)
➠ “Miti a bassa intensità”, Peppino Ortoleva, Piccola Biblioteca Einaudi (LIBRO)
➠ “The Game“, A. Baricco, Einaudi Editore (LIBRO)
➠ “Sapiens“, Y.N. Harari, Bompiani (LIBRO)
➠ “La terapia come narrazione“, M. White, Astrolabio (LIBRO)
➠ “Le Storie che curano. Freud, Jung, Adler“, J. Hillman, Cortina Raffaello (LIBRO)
➠ “Le Storie che curano. Freud, Jung, Adler“, J. Hillman, Cortina Raffaello (LIBRO)
➠ Miti e Fiabe, confini e vie per la coscienza (VIDEO)
➠ Narrazione: la fantascienza e il futuro, TedTalk (VIDEO – ENG)
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