
Sul Covid-19 (o Coronavirus) si scrivono forse centinaia di articoli ogni giorno. È il tema del momento: per la sua urgenza, la sua presenza ormai in quasi ogni zona del mondo (e in particolare in Italia), perché – ahimè – fa notizia, perché ci costringe a fermarci a pensare in modo critico, a mettere tutto in discussione.
Giusto o sbagliato? Quando finità? Come sarà domani? Sono solo alcune delle possibili domande che possono sorgere in questo momento. Quando la normalità sovrasta ogni giornata, non ci si ferma a chiedersi se quel che viviamo sia allineato con noi stessi, se ci siano risvolti giusti (etici) alle nostre azioni o se ci sia un senso più grande. Quando però le cose si fanno complesse, difficili, ristrette anche, allora viene da fermarsi a pensare.
Questo accade oggi, ai tempi del Coronavirus (Covid-19): siamo chiamati a rimettere tutto in discussione, a vedere la nostra realtà da più punti di vista: personale, sociale, evolutivo; a trovare nuove soluzioni e orizzonti. Siamo chiamati a pensare.
In questo articolo (e nell’ebook allegato, una“Breve guida al pensiero ai tempi del Covid-19” – scaricalo ora) ti fornisco qualche domanda per pensare.
Coronavirus: perché è utile Pensare
Ci sono due motivi principali per cui dovremmo pensare: perché la necessità richiede di pensare al futuro e a come affrontare una quotidianità inattesa e perché possiamo farlo (chi è a casa, almeno).
C’è chi è a casa forzatamente, ma c’è anche (se pensiamo agli operatori sanitari) che è chiamato ad un iper lavoro. In ogni caso, però, quella quotidianità in cui vivevamo a fine 2019 ha lasciato spazio ad un modo diverso di vivere: una pandemia, una crisi, un qualcosa di totalmente inatteso.
Questa novità in un attimo ha messo in scacco le certezze e ci ha portati a dubitare.
Ogni giorno ci si chiede come vanno e come andranno le cose e – devo dire – si legge veramente di tutto: da chi pensa al cospirazionismo che vuole un virus creato in laboratorio come un mezzo per creare una crisi economica in Cina o una guerra tra Russia e America (su una rilettura del Defender Europe 2020), a chi pensa alla natura che ci ha rivolto contro una malattia per rimettersi in senso dopo il nostro maltrattamento.
Dagli effetti positivi sulle emissioni di CO2, a quelli negativi sulla salute di molte persone e sull’economia, che ha alti e bassi indefinibili, che hanno tirato in ballo anche i rapporti tra Italia, UE e mondo.
La pandemia ci ha colpiti ovunque: salute, affetti, certezze, economia, lavoro, politica, libertà personale; portandoci in una situazione di forte indecisione, che per un periodo è stata avallata anche dai pareri discordanti di alcuni esperti di fama.
Per comprendere meglio come si sia diffuso il virus ho trovato utile questa pagina sul NewYorkTimes, in cui trovi sia la parte descrittiva (in inglese), che uno sfondo narrativo per immagini (molto semplice da comprendere anche se non sai la lingua).
Ecco perché è necessario pensare: abbiamo bisogno di comprendere cosa è corretto fare e cosa no, al di là del proprio parere personale.
Te lo dico subito: io ho scelto di #stareacasa. È il momento di essere “un popolo” e agire in modo civico e responsabile.
La pandemia è reale e, anche se i suoi numeri – soprattutto sull’incidenza di morte (vedi immagine sotto) – sono bassisimi, la sua trasmissibilità è molto alta e questo può portare gravi danni (come ahimé sta già facendo) al sistema sanitario, con aumento di decessi sia da Coronavirus, sia per altri problemi, cui magari non è più possibile dare una cura.

Qui anche il documento ISS aggiornato al 17 marzo: https://www.epicentro.iss.it/coronavirus/bollettino/Report-COVID-2019_17_marzo-v2.pdf che testimonia come i casi di decesso sono stati finora legati principalmente a patologie pregresse (il 50% dei casi, circa, con 3 o più patologie).
E allora, che fare?
In questo momento di cambiamento è possibile trovarsi soli, impauriti, stressati dal sentirsi costantemente messi alla prova. Per come la vedo io, la prima cosa che siamo chiamati a fare è informarci nel modo corretto, da siti istituzionali che si aggiornano continuamente: WHO, ECDC, ISS, ANSA in primis. Ma anche il sito della Protezione Civile.
C’è anche un articolo su GreaterGood, che riporta inviti, fonti (per America) e ricerche su come evitare il panico da pandemia ed i suggerimenti sono più o meno gli stessi: informarsi in modo corretto.
In secondo luogo è importante stare insieme, anche se a distanza.
Avrai infatti visto un proliferare di eventi online di ogni genere, come anche di persone che si trovano sui balconi per stare un po’ insieme ed esorcizzare, con la musica e l’allegria, il grigiore di certe giornate.
Ognuno fa del suo meglio: con la mia consorte Lara Lucaccioni, abbiamo deciso di condividere, nel nostro gruppo FB Casa Ficaccioni, delle dirette quotidiane (di una mezzoretta) per #stareinsieme.
Ti invitiamo a partecipare, entrando nel gruppo subito, ti basta un click: ENTRA IN CASA FICACCIONI 😉
Ogni diretta facciamo qualche minuto di risata e una riflessione filosofica.
Perché ridere in un momento come questo? Me lo sono chiesto molte volte e ho dato la mia risposta qui:
Te lo riassumo: ridere non è deridere. Lo Yoga della Risata (di cui trovi migliori info nel sito di Lara), ti porta a ridere senza motivo, come esercizio di respirazione, come prassi di felicità. E ormai sono moltissime le ricerche scientifiche (qui una meta-analisi su PubMed) che dimostrano i tanti benefici della risata (anche autoindotta):
- migliora l’umore e permette di vivere meglio le relazioni (anche quando sono “forzate”),
- ossigena i polmoni e il corpo,
- permette di essere più focalizzati (ossigena anche il cervello ed elimina cattivi pensieri),
- scatena una chimica positiva che abbassa lo stress,
- rinforza il sistema immunitario.
E in questo periodo mi bastavano anche solo le ultime due voci, per scegliere di ridere.
Ma soprattutto: Pensare Futuro
Informarsi ci aiuta ad agire e agire è importante: aiuta noi stessi e gli altri, adesso.
Ma c’è qualcos’altro che possiamo fare: per prendere decisioni migliori, possiamo pensare. Questa occasione può essere il momento per fare il punto non solo sul presente ma soprattutto sul futuro:
Cosa vogliamo per il futuro? Cosa vogliamo evitare? Qual è il nostro mondo ideale? Che fare per realizzarlo?
Ci sono molti modi di pensare, molte direzioni possibili verso cui portare la nostra attenzione, per poter rendere il pensiero qualcosa di utile, di pratico, di possibile e prendere decisioni migliori per sé e per gli altri.
Qui condivido con te i modi di pensare che preferisco e che ritengo migliori in questo momento. Ho anche creato un intero ebook per te, gratuito, che puoi usare in questo momento (o anche in altri casi), che puoi richiedere cliccando qui: http://eepurl.com/gGXagX
Il modo di pensare che ti propongo per prendere decisioni migliori è costituito di quattro fasi:
- pensiero Visionario
Vedere lontano o a partire da adesso o immaginando un mondo ideale:- Quali sono i futuri possibili che vedo, se li penso da adesso? (scrivili tutti in modo chiaro e conciso)
- Quale, tra questi, mi sembra il più probabile? (meglio avere dati alla mano e non tirare a caso)
- Qual è la mia visione “ideale”? (il “mondo che vorrei”)
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- pensiero Sistemico
Comprendere cosa c’è in quella visione, quali sistemi:- Cosa comporterà questa visione? (nella tua vita, nella collettività, nel mondo familiare, il lavoro, ecc…)
- Quali sono i sistemi interrelati? In che modo si intersecano?
- In che modo una modifica di un sistema influenza gli altri?
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- pensiero Critico
Focalizzare gli elementi necessari per prendere una decisione:- Quali sono i dati alla mano? Quali sono le azioni possibili per realizzare / scongiurare lo scenario?
- Quali azioni sono ottimali? (minimo sforzo e massimo risultato)
- Chi è coinvolto? Come? Perché?
- Ci sono tempi da rispettare o tenere in considerazione?
- C’è altro che non è stato considerato?
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- pensiero Strategico
Organizzare le azioni in modo efficace:- Quali sono le 10 azioni fondamentali? In che ordine? Perché?
- C’è qualcosa che si può fare subito? È utile?
- Quale potrebbe essere l’organizzazione ideale degli eventi?
Ecco, ci siamo: una volta che hai allargato gli orizzonti e hai compreso i sistemi, puoi prendere decisioni che non siano solo per l’io, ma per il “noi”. Le domande ti aiutano a fare un check del presente, del passato e dei futuri possibili. Se le hai ritenute utili, considera che nell’ebook ci sono ben 41 domande ad attenderti.
Io mi auguro di averti dato un supporto utile per questo momento storico, ricordandoti l’importanza di informarsi (per uscire dal caos del sapere), dandoti uno scorcio su alcune pratiche da seguire per cambiare stato in un solo istante e confidandoti un sistema di pensiero per decidere meglio.
Ti ricordo che se lo vorrai, c’è un intero ebook pieno di domande, per Pensare Futuro, che ti attende.
Ti invito a farne buon uso.
L’articolo mi è piaciuto molto, da’ una panoramica generale del sentire in questo momento, offrendo diversi spunti di riflessione con l’aiuto di domande guida, che aiutano a pensare, suddivise per tipologia di pensiero, che danno un ordine mentale, in questo momento complesso.
Ti sono grato del feedback, Grazia! ^_^