
Ah, le Fiabe, che incredibile e inesauribile fonte di meraviglia, che sono! Leggendole attentamente, curiosando un pochettino in giro, si trovano ogni volta degli spunti interessanti per riflettere sul proprio cammino, degli insegnamenti incredibili per l’evoluzione interiore e non solo. Oggi voglio parlarti della figura del Mezzo-Mezzo, una specie di Sciamano che si aggira in moltissime fiabe.
Per cui, prendiamo il cappuccetto rosso, le scarpette d’argento e tutto l’occorrente, e iniziamo il viaggio.
Peter Pan
La prima volta che trovai la definizione del “Mezzo-Mezzo” fu leggendo il capitolo 14 di “L’uccellino bianco”, il romanzo (rosa) in cui per la prima volta fa la sua apparizione il nostro mitico Peter Pan (scopri chi è Peter Pan, in questo articolo dedicato).
Peter è un bambino che non ha ancora dimenticato che si può volare e che raggiunge un’isola (quella di Kensinghton) dove uno stormo di uccelli, vedendolo senza piume, gli ricorda che non è un uccello (come Peter crede). Insieme però si accorgono anche che non è nemmeno più un uomo. È quindi un essere a metà, un “mezzo-mezzo”, che non ha e non può avere una collocazione specifica in nessun mondo.
È un essere-tra-i-mondi, uno Sciamano, capace di andare e venire tra più piani di realtà, perché la sue essenza è distribuita ben oltre “il mondo”: è “nei mondi”.
Quasimodo Notre-Dame
Un altro famoso esempio di “mezzo-mezzo” è sicuramente il Quasimodo, il campanaro di Notre-Dame. Di questo racconto di Hugo non ho ancora sbirciato le pagine e mi sono affidato, con Beba (mia figlia, detta anche #quellalì), al cartone animato – che trovo bellissimo.
È il suo nome ad informarci sul fatto che è uno sciamano: quasi-modo, col significato di “colui che è quasi, che è mezzo”. Nel suo caso è l’aspetto fisico a dargli questa speciale natura, ma di fatto la sua essenza racconta di qualcuno che è in un particolare collegamento con qualcosa che, al “popolo normale”, non è accessibile: la sua posizione in alto, sulla sommità di Notre-Dame, potrebbe indicare una vicinanza particolare col sacro e col sentire, che – insieme al vedere – è la via di accesso privilegiata per accedere ai mondi altri (scopri il legame tra il sentire ed il vedere).
Il Gatto e la Volpe (Trickster)
Chiudiamo questa carrellata di “sciamani” con un’immagine famosa, doppia (e per cui anche “mezza-mezza”), quella del Gatto e la Volpe, l’uno cieco in un occhio e l’altro zoppo di una zampa, che non solo si sorreggono insieme, ma di fatto compongono una unità.
È un po’ la figura del Trickster (a cui sono affezionatissimo), quell’imbroglione divino che ti illude, creando attorno a te delle finzioni di altre realtà, per poi farti accedere a dimensioni più grandi. È anche un po’ quello che faccio io negli incontri individuali di counselling: creo altre prospettive, altri orizzonti possibili, per poi procedere in direzione degli io-più-grandi.
Di sicuro ci sono moltissimi altri esempi di “mezzo-mezzo” che si possono trovare nelle fiabe. Se ne trovi o ne hai in mente e lo vuoi scrivere nei commenti, te ne sarò grato!
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