
Credi che esista una “scelta giusta”? Mi spiace, ma non è così. Ti hanno insegnato a trovare una sola soluzione ai problemi, ma la realtà è molto più vasta e creativa. La logica non ti servirà: usa l’Immaginazione.
Quando ti trovi in una situazione dove prendere una decisione è difficile, cosa fai? Probabilmente, alla fin fin fine, metti in atto gli stessi schemi di sempre, i comportamenti abbreviati che la mente, le emozioni o il corpo, mettono in atto senza che tu te ne accorga.
C’è un modo di prendere decisioni, però, che bypassa tutti questi loop e ti porta in una direzione nuova, migliore per te in quel momento e… più libera e felice.
Chi sceglie e chi decide
Prendere una scelta non è cosa facile. Certo, un conto è se sei davanti ad una gamma di possibilità già date (come la scelta del nuovo telefonino – e questo genere di scelte sono solo “falsa libertà di scelta“) e un conto è decidere qualcosa di completamente “nuovo”, senza nessun appiglio ad alternative.
In ogni caso puoi scegliere, ma quando decidi – che ci siano altre opzioni o meno – non torni indietro. Ecco perché parleremo principalmente di “scelta”: è quell’atto che ti viene chiesto continuamente. Se rimanere con un operatore telefonico, se usare o meno dei prodotti… la scelta è un banco di prova quotidiano; ma se un giorno decidi di cambiare auto, acquistando quella nuova, non torni indietro.
Scelte di vita
Ci sono poi le “scelte di vita”, le più difficili. Dall’idea di sposarsi a quella di concepire figli, dall’università alle scelte di lavoro, dalle amicizie che frequenti ai “no da dire”; ogni scelta comporta una serie di effetti che mutano in modo più o meno radicale la tua vita (e la tua essenza).
Una di queste è – per esempio – la scelta del “lavoro”. Quanto spesso in questa ricerca di mescolano ideologie “new age”, come quella della “missione dell’Anima”? Come se l’Anima potesse essere in qualche modo completamente espressa, realizzata e spesa in un lavoro…
La filosofia della “missione dell’Anima” vissuta nei termini di un lavoro, calza perfettamente sull’ideologia educativa che ancora si passa nelle scuole: ad ogni problema c’è una ed una sola soluzione.
C’è quindi un solo modo di vivere bene la tua vita [falso].
D’altronde vivi nel piano del duale, dove la realtà O è bianca O è nera e non è possibile alcuna alternativa, per cui… devi scegliere: sarai una persona bianca, una nera? E se ti senti un po’ nei toni del grigio, come puoi fare?
Ti passo qualche idea su cui riflettere.
Da quando ho iniziato la mia esperienza con Le Stanze dell’Immaginazione®, ho appreso una serie di “insegnamenti” che non mi aspettavo. Tra questi ce n’è uno che riguarda la scelte e, anche, l’intera natura della realtà. Te lo passo:
ogni cosa, in questo piano di realtà, non è O bianca O nera, ma bianca E nera allo stesso tempo.
Ogni scelta che prenderai, conterrà in sé un po’ di bello e un po’ di brutto, un po’ di buono e di sbagliato, di sano e di malato. Ti porterà gioia e ti porterà dolore, perché ogni scelta che prendi in questo piano di realtà, è una “scelta di vita” e come tale, porta con sé l’interezza della vita, nei suoi picchi di Bellezza e nei baratri di difficoltà.
Come e cosa scegliere, allora?
Sarebbe semplice da dire, ma difficile da spiegare: ciò che è meglio in quel momento. Non è questione di “scelta giusta”, ma di “scelta migliore”, insomma.
Questo, naturalmente, non è un discorso egoico e né assente di etica, anzi…
Prendere la scelta migliore richiede di sapere qual è l’io che prenderà la scelta e in quale contesto, di sentirsi inseriti nel contesto più vasto della propria specie e del pianeta, richiede capacità di centratura e di ascolto, di quel “stare nel cuore” che sa prendersi cura dell’essenza delle cose e anche di visione.
L’azione che si fa, scegliendo di volta in volta, è una questione etica, politica, perché non porta effetti solo su noi stessi, ma anche su chi vive attorno a noi e su chi verrà dopo. Qualsiasi scelta, anche la più piccola, è come un seme: contiene mondi.
Come puoi fare, quindi, per scegliere nel quotidiano senza ripetere gli stessi errori e uscire dal loop? Ferma la mente, che con quella voce ti suggerisce sempre la stessa visione nelle cose, pacifica l’emotivo, che ti entusiasma o intristisce, blocca il corpo e le sue azioni automatiche; centrati. Respira e ascolta.
In quel territorio misto, tra il sentire e lo sparire nel mondo, in quel fondersi con tutte le cose che è possibile a ogni essere umano, c’è una regione più vasta, a cui può accedere solo il cuore, con la sua visione. È il regno dell’immaginale, che contiene il volto di tutti i futuri possibili.
Interroga quei volti, scopri le loro storie, ascolta cosa ti narra il futuro, e poi scegli. Scegli il futuro più bello che sei.
Come puoi farlo?
Inizia scoprendo cos’è il sentire e allenandolo e imparando cosa puoi fare se ti si è “rotta l’immaginazione“.
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