![Insonnia: come ricominciare a dormire con Le Stanze dell’Immaginazione. [Storie]](https://www.matteoficara.it/wp-content/uploads/2018/10/insonnia-come-tornare-a-dormire-con-le-stanze-dell-immaginazione.png)
Quando insegno Le Stanze dell’Immaginazione e poi seguo chi mi chiede un supporto, vedo accadere moltissime cose: cambiamenti, miglioramenti, consapevolezza che aumenta e… guarigioni. Come quella dall’insonnia, di C.T., che dormiva circa 3/4 ore per notte e che dopo l’incontro con le Stanze, ha ricominciato a dormire regolarmente.
Mi colpì in particolar modo, perché non era un lavoro che stavamo andando a fare direttamente, ma addirittura un “effetto collaterale” dell’uso di questo magico strumento.
Le Stanze e il dormire
Alle Stanze dell’Immaginazione si accede attraverso un rilassamento guidato e le fasi in cui questo rilassamento viene approfondito sono molteplici.
Tale procedere è già di suo un aiuto a chi ha difficoltà a gestire il proprio sonno. Ma nelle Stanze c’è di più: c’è una Stanza, la n.2 “degli Ingranaggi”, che svolge delle funzioni legate proprio al lavorìo della mente e – di conseguenza – al campo elettromagnetico del nostro corpo, che viene in parte influenzato dal “chiacchiericcio” mentale.
La Stanza degli Ingranaggi
Questa Stanza ha le pareti fatte completamente di ingranaggi, al centro c’è una seduta comoda comoda (una specie di chaise longue, una poltrona, un letto anche) ed una leva che può essere spostata in quattro settori diversi.
Tutto indica che questo luogo di potere è legato ai nostri “ritmi”. Di fatto la leva cambia la frequenza con la quale stiamo adoperando le nostre onde: beta, alpha, gamma, delta, che indicano le diverse “velocità” – diciamo così – del nostro cervello.
Una volta sdraiato il corpo sulla seduta comoda, possiamo cambiare settore alla leva, per decidere a quale velocità mandare le nostre frequenze. Questo comporta una modificazione immediata del nostro status (un po’ come capitava con il training autogeno).
Il ritmo del sonno
Il sonno ha i suoi ritmi e per poter dormire meglio è necessario recuperarli. E non parlo solo dei cicli circadiani, ma anche dei cicli del sonno che – sembra – sono organizzati in slot da un’ora e mezzo l’uno (la teoria su cui si basa anche il sonno polifasico, che uso dormendo 4,5 o 6 ore a notte, per poi fare un pisolino pomeridiano di 20 minuti).
E così, in parte per il rilassamento, in parte perché il lavoro con le Stanze dell’Immaginazione, mettendoci di nuovo in contatto con l’interno, ci riallaccia all’essenza e ai ritmi interiori, così ben rappresentati dalla Stanza n.2
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