
Vedere con chiarezza, ovvero pensare con le immagini e prefigurare prospettive nuove, che siano oltre ai confini delle regole logiche, richiede energia. Per spezzare le catene degli schemi mentali, per innalzarsi oltre il muro limitante della ragione e andare verso “quel che piace” e che ci attira, bisogna accedere “eros”.
Quando siamo innamorati è tutto più bello, piacevole, luminoso. Perché?
Si pensa alla chimica di particelle che si eccitano, alla fisica di campi che entrano in risonanza, ma quasi mai ci si sofferma sul lato estetico della cosa.
Ovvero sull’esperienza Estetica in sé, sulle ragioni della “Bellezza”, e sul suo centro naturale: il Cuore che, col suo strano modo di vedere – l’Immaginazione – porta alla luce una realtà nuova e meravigliosa.
La chimica, la fisica e gli studi di Reich
Sfortunatamente non sono in molti a conoscere Wilhelm Reich e le sue importanti ricerche, ma basterà dire che fu allievo di Freud e che ne dimostrò la teoria della libido, per farlo apprezzare.
In poche parole, la teoria (da Freud poi disconosciuta) secondo la quale la salute completa di un organismo deriva dalla sua salute sessuale, fu scientificamente dimostrata dalle ricerche di Reich (nel libro “Reich e Gurdjieff” trovi moltissimi dettagli e spiegazioni in più su questo tema), che ribattezzò la libido col termine “energia orgonica” (dal termine “orgasmo”).
Questi “orgoni” furono riscontrati essere le particelle stesse alla base della vita.
Il che equivale a dire che tutta la vita si genera dall'”orgasmo” – che in effetti è anche vero in modo del tutto ingenuo – e che vivere in salute significa essere in un continuo “atto erotico” con la vita stessa.
Quello che si osserva in un individuo che vive uno stato di Eros è equivalente, a livello chimico, ad un’eccitazione di particelle che, esattamente come in una lampadina, creano una certa “luminescenza”. A livello di fisica, invece, quello che si osserva in questi stati è una corrispondenza di due campi / individui, che iniziano a vibrare alla stessa frequenza, entrando in risonanza e generando maggiore energia che, come scritto poco fa, si manifesta come una “luminescenza”.
Insomma è proprio vero quando si dice che “quando siamo innamorati, tutto è più luminoso”, ed ora ne sappiamo anche le cause energetiche, chimiche, fisiche.
Eros e Bellezza: la Meraviglia
Gli antichi greci erano soliti posizionare il centro dell’aisthesis nel cuore.
È curioso perché l'”aisthesis” sono i sensi di percezione ed anche perché è la radice del termine “estetica”.
Dire che l'”aisthesis” è situata nel cuore equivale a dire che è il Cuore che percepisce (vede, sente, assapora, tocca e gusta) la realtà, che i sensi sono suoi e non del cervello. E significa anche che quando siamo innamorati è tutto più bello: l’innamoramento è un aumento delle pulsioni del Cuore (a livello fisico e vibratorio) e quindi un aumento di “estetica”, di Bellezza.
Ma a questo punto la Bellezza altro non è che una maggiore capacità di “percepire” il mondo (di fatto è un po’ il sunto dei tre articoli dedicati alla Filosofia del Cuore, che iniziano dall’articolo “L’Amore non è un verbo da coniugare”).
E’ quello che chiamo anche col termine di “Meraviglia”.
Come direbbe Platone: il Vero sta dietro al Bello.
Aumentare la Bellezza non ha solo uno scopo “salutare” (aumenta il benessere, la gioia e la salute), ma ci avvicina alla Verità: se quando siamo innamorati è tutto più bello e se quando siamo innamorati percepiamo meglio il mondo, allora quando siamo innamorati siamo più vicini a vedere la Verità.
L’Eros, l’Immaginazione ed il suo strano modo di vedere
Ecco quindi che arriviamo all’Immaginazione.
“L’immaginazione consiste nel vedere le cose come sono realmente, nella loro vera essenza, non quali appaiono essere. È il supremo realismo dello spirito”
– Charles Morgan
Il passo è semplice ed in realtà è stato già compiuto: se percepiamo una maggiore Bellezza, se “vediamo” di più, siamo nel regno delle immagini e dell’Immaginazione.
Non solo perché essa è il linguaggio del Cuore e quando si è innamorati si è – di diritto – nei suoi spazi; ma anche perché il “vedere” richiede necessariamente un’immagine, un volto, che si renda manifesto.
E non è tutto qui.
Non si può parlare di Immaginazione, di Cuore e di Innamoramento, senza parlare di Eros. Ed è l’Eros, l’innalzamento dell’energia orgonica (assai diverso dalla sessualità), il motore energetico principale del “vedere immaginativo”.
Così come anche alcuni scritti di santi o sante (Ildegarda Di Bingen o Teresa D’Avila, come anche San Francesco) riportano: gli stati di estasi sono esperienze estetiche, di natura erotica, che conducono ad un vedere spirituale superiore, ad un migliore e ravvicinato contatto col divino, l’interiore, l’Anima.
È proprio il caso di dire che l’Immaginazione ha uno strano modo di vedere…
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