
“L’unico uomo che conosco che si comporta sensibilmente è il mio sarto; ogni volta che mi vede prende di nuovo le mie misure. Gli altri invece vanno avanti con le loro vecchie misure e si aspettano che io faccia altrettanto”
– George Bernard Shaw
Recentemente, parlando di Immaginazione, mi è capitato di mostrare il legame tra “Eros e Sensibilità”.
Probabilmente per molti ciò è un’assurdità, perché spesso la sensibilità ci dà un’idea di angelico, mentre l’eros… tutt’altro.
Eppure, se si scavalcano i muri dei preconcetti, si possono scoprire interi universi di sensi e mondi più grandi, capaci di cambiare la nostra realtà nel profondo.
Per cui, se ti va, scopri in che modo Immaginazione, Eros e Sensibilità sono tra loro legate.
La Sensibilità
Il termine viene quasi sempre letto come una profonda capacità nel sentire, coniugata spesso nell’emotivo, nel sociale o meglio ancora vista e letta come una qualità di empatia verso l’altro.
Sembra quindi essere una qualità dell’Anima, o di un qualche nostro essere sottile, capace di entrare in relazione con l’alterità (compreso il “mondo” in generale). Eppure la sensibilità appartiene anche ai sensi più vistosamente di quanto non si creda, dato che la parola stessa lo dice: sensi, sensi-bilità.
Ma… che altro dice la parola “sensibilità”?
L’etimologia ci aiuta a coniugare i due ambiti (Anima e sensi), dato che “sensibile” è l’atto del conoscere dell’Anima attraverso i sensi.
L’Eros
Di Eros ho già ampiamente parlato nel mio blog (qui trovi tutti gli articoli che parlano di Eros). In breve l’Eros è, secondo le mie ricerche, una delle forze primordiali della Vita, se non proprio l’energia stessa che è alla base della Vita (come dimostrato dalle ricerche di Reich).
In relazione all’Immaginazione, invece, ho avuto modo di constatare che l’Eros è il combustibile del vedere superiore.
Lo si comprende bene se si osservano le estasi dei santi: quei momenti di profonda esperienza estatica che portavano il santo a “vedere” il principio divino stesso, sono descritti perlopiù come istanti di un profondissimo Eros.
Riletto in questo modo, quindi, possiamo dire che “stare nell’Eros” significa stare in uno stato di elevatissima energia.
E’ all’incirca quello che oggi intendiamo quando diciamo di “essere innamorati” (cos’è l’Amore? Non è un verbo da coniugare…).
Immaginazione, Eros e Sensibilità
Ecco che alla fine, quindi, tutto si collega:
l’Eros è il carburante per innalzare l’energia e portarci ad un vedere superiore, a vedere l’invisibile, attraverso l’Immaginazione, ma è anche quell’energia che “ci accende” ed accentua le nostre capacità di sentire.
Stare nell’Eros, accendere il vedere superiore ed il sentire superiore, significa stare nel Cuore, quindi avere il coraggio di attraversare lo specchio come ha fatto Alice e al di là della percezione del mondo. Significa iniziare a vedere con la pelle, con l’Anima e con il Cuore, divenendo capaci di fare i miracoli, scorgendo l’unicità di ogni istante.
“L’unico uomo che conosco che si comporta sensibilmente è il mio sarto; ogni volta che mi vede prende di nuovo le mie misure. Gli altri invece vanno avanti con le loro vecchie misure e si aspettano che io faccia altrettanto” – George Bernard Shaw
Prendere le misure… atto erotico intriso di magnifica e doverosa attenzione verso l altro e verso se stessi.
Mi ha emozionato leggere questo articolo… tanto.
Grazie Matteo! !!!!!
Felice che abbia riattivato un sentire ^_^