
Abbiamo il dovere di immaginare il futuro. Un nuovo capitalismo, una nuova economia, sembrano non solo possibili, ma già presenti nelle menti dei grandi: ne parlano i CEO di grandi aziende, esperti di economia come Martin Wolf e personalità influenti come Ursula von der Leyen. Scoprilo subito.
Non sono mai stato tanto appassionato di pensatori come Marx, di economia e capitalismo. Mai fino ad oggi, almeno. Nei giorni degli studi universitari non vedevo come fosse possibile considerare “filosofo” chi si occupava di economia, ma – come avrai ben capito – mi sbagliavo enormemente.
Per mia fortuna, oggi, considero maggiormente un pensiero quando riesce ad incollarsi alla realtà, a proporre prospettive più ampie e concrete da realizzare. Un pensiero immaginativo e visionario, certamente, ma anche strategico e concreto.
Solo in questo modo potremo pensare il futuro, immaginarlo, creando le condizioni ed i percorsi per renderlo concreto. Compreso il Capitalismo.
PREMESSA
Non sono un economista, ma un pensatore.
Avere una visione dettagliata dell’economia non è facile, ho cercato di semplificare.
L’invito è sempre quello di approfondire.
Capitalismo
Cos’è il capitalismo? Dove e come nasce? Che forma ha oggi?
Per rispondere a queste domande ci vorrebbe uno di quei trattati dalle mille e più pagine. Consideriamolo solo come un sistema di pensiero, quello che raccoglie in sé tutti i concetti di denaro, economia, mercato, finanza, proprietà, capitale e un sistema sociale che contiene tutte quelle forme (e immagini) sociali che vi gravitano attorno: lavoro, imprenditorialità, essere dipendenti, autonomi, ecc…
Qualcosa di molto complesso, chiaramente. Lo aveva ben intuito Marx, alla sua opera più famosa diede il titolo di “Il Capitale“, ed in cui delineava il sistema economico come come “sovra-struttura” o struttura principale, tra le molte che aveva riconosciuto (come la politica) ed a cui dava il potere di influenzare e cambiare tutti gli altri.
Nulla di più vero, anche oggi: se cambia il sistema economico, cambia tutto il resto.
Il capitalismo oggi
Fare un quadro preciso di un sistema così vasto è assai difficile. Prendiamo solo alcuni spunti utili per fare delle considerazioni di massima, dividendo l’economia in un sistema produttivo ed uno di tipo finanziario: il primo è quello che genera profitti da una produzione di valore e da scambi reali, il secondo è – invece – il sistema che genera interessi dal mercato azionario.
In questo momento storico ci sono moltissime (ahimè anche troppe) aziende che generano altissimi interessi azionari a fronte, però, di bassissimi ricavi effettivi. Un esempio noto è sicuramente quello di Tesla, le cui azioni volano nel mondo finanziario, ma la cui solidità è sempre messa alla prova (e non sempre con successo), creando una situazione di “bolla finanziaria” notevole.
Questo può accadere, e accade, perché molto spesso chi compra azioni di un’azienda si basa più sulle prospettive che non sulla sua solidità (capitale) reale. Così facendo le aziende raccolgono consensi e finanziamenti (dalle banche e da investitori).
A rifletterci bene, in questo momento storico, le bolle finanziarie sono moltissime: non solo molte aziende gonfiano la propria “ratio”, la percezione che hanno sul mercato, e sono in realtà in grossa crisi economica, ma anche molte banche, che magari hanno elargito prestiti che non sono rientrati, che fanno speculazioni azzardate, ma che non hanno un corrispettivo economico (in oro) reale.
Per saperne di più c’è un interessante report creato dai MoneySurfers, che puoi richiedere gratuitamente. Ci aiuta anche a riassumere il concetto sul Capitalismo, oggi: “Il capitalismo delle banane” (con chiaro riferimento all’opera di Cattelan), ovvero non c’è un reale capitale, ma principalmente interessi azionari “volatili”.
Cosa sta cambiando
Eppure qualcosa sta cambiando. Certo, nonostante ci siano cambiamenti positivi, restano per ora delle promesse a parole, che la dicono lunga sulla salute e sull’eticità dell’economia mondiale.
Ma cosa sta accadendo?
Da una parte le aziende si sono accorte che non è più possibile andare avanti secondo un sistema consumistico: stiamo finendo le risorse, impoverendo il sistema, uccidendo il pianeta. Bisogna rinsavire.
Dall’altra parte ci si è accorti che il mercato è cambiato: non ci sono più solo acquirenti che scelgono il prodotto per il prezzo, ma sempre più persone che scelgono una filosofia aziendale, che sposano cause e che vogliono che i propri acquisti (potenti atti di scelta politico-economica) abbiano un impatto positivo non solo sul proprio portafogli, ma sull’intero pianeta.
Inoltre, tema non da poco, ma comprensibile solo se ci si sposta sui macro-sistemi: la filosofia di investimento continuo messo in atto (in modo spregiudicato) da banche, nazioni e investitori, non ha risolto il problema dell’economia mondiale, ma lo ha peggiorato. Quei finanziamenti non hanno portato le aziende a produrre maggiori profitti, creando valore, ma innalzando gli interessi azionari oltre la realtà delle cose, generando un sistema di “bolle” pronte ad esplodere.
Senza considerare, poi, che oggi siamo in un’epoca di ritorno al nazionalismo e al protezionismo, che sta portando forti irrigidimenti negli scambi. E non parliamo degli effetti negativi del Coronavirus, delle fobìe che scatena e degli enormi danni economici che sta portando.
Anche a fronte di tutto ciò, le grandi aziende stanno cambiando filosofia.
Lo riporta un ottimo articolo che ho trovato su TheVision, che è poi quello da cui nasce l’intera riflessione che trovi in questo post. Cito letteralmente (da “Il Capitalismo non funziona più. Un’economista italiana ha un piano per cambiarlo“):
180 Ceo e amministratori delegati di importanti aziende, da Amazon a Goldman Sachs, si impegnano a modificare i loro princìpi e linee guida, dichiarando che non perseguiranno più solo gli interessi dei loro azionisti, ma anche quelli dei loro dipendenti e della società” – Trovi lo statement su businessroundtable.
Ne ha parlato anche Martin Wolf sul FinancialTimes (articolo del 18 sett. 2019), trovandosi pienamente in accordo sul fatto – dati alla mano – che questo tipo di capitalismo ha una sola direzione: la fine di tutto.
L’Economia del valore comune
Quali sono, allora, le risposte che vengono messe in campo?
Ci sono alcune idee che, grazie all’intenzione di cambiare, hanno iniziato a circolare con successo nel mondo. Di fatto è da tempo che si parla di Green e Blue Economy, ma nella realtà non hanno avuto molto spazio. Sono poi sfociate nella visione dell’Economia Circolare, che è uno dei temi di oggi.
Una delle proposte più accreditate sembra essere quella della Green New Deal.
Ne hanno parlato sia la Alexandria-Ocasio-Cortez per gli USA, sia la Ursula Von Der Leyen per l’UE.
Cos’è? In poche parole è l‘impegno di accordare l’economia alla situazione climatica. La Von Der Leyen lo definisce come lo sbarco sulla Luna. In poche parole è il tentativo di riformulare l’idea di economia, basandosi non più solo su produzione, ma anche su ecosostenibilità, non su sfruttamento, ma su rispetto. Il passaggio verso un nuovo modo di intendere l’operato delle organizzazioni nel territorio e nel mondo, insomma.
Un’altra prospettiva è quella proposta dall’italiana Mariana Mazzucato, economista docente di Innovation and Public Value allo University College di Londra, che ha partecipato con la Ocasio-Corteza anche alla formulazione del Green New Deal: potremmo definirla un’Economia del Valore Comune, ovvero il tentativo di dare una missione all’economia, guidando le organizzazioni a rendersi utili in senso sociale.
Nel report Mission-Oriented Research & Innovation in the European Union, Mazzucato fa alcuni esempi di ciò che intende per missione: liberare gli oceani dalla plastica, rendere 100 città carbon-neutral entro il 2030 o ridurre del 50% i tassi di demenza senile nella popolazione.
Queste missioni devono rispondere a cinque requisiti: essere coraggiose e d’ispirazione per la cittadinanza, essere ambiziose e rischiose, avere un obiettivo e una scadenza precisi, coinvolgere settori diversi e permettere di sperimentare” – fonte TheVision
L’impegno sarà quello di sostenere un’economia che torni a dare utilità nel mondo, creando progetti e ridistribuendo utili in favore della società.
In questa direzione si muove anche l’Horizon Europe il programma europeo di ricerca che dispone di 100 miliardi di euro che verranno distribuiti a chi propone progetti in grado di ridistribuire il proprio valore a tutta la società. Il progetto sarà seguito proprio dalla Mazzucato.
Nel nostro piccolo
Mi piace dare contributo nella direzione del cambiamento, se posso. Per la questione sul Nuovo Capitalismo sono stato fortunato: la mia consorte Lara Lucaccioni mi ha consigliato di seguire Filippo Causero (su LinkedIN), di FoxWin, che ha dato vita ad un progetto di divulgazione sui temi del Nuovo Capitalismo.
Il progetto darà spazio ad una serie di incontri su tutto il territorio e toccherà diversi temi:
- Organizzazioni Teal – un nuovo modello organizzativo
- Società benefit e B-Corp: sistemi di rendicontazione
- Teoria U e gestione del cambiamento profondo
- Il risveglio della coscienza come evoluzione dei livelli di consapevolezza e la visione sistemica
- Gli obiettivi di sviluppo sostenibile (SDG)
Ti invito a seguire tutti gli eventi sul sito FoxWin.
Per approfondire:
➠ “Il Capitalismo non funziona più. Un’economista italiana ha un piano per cambiarlo”, TheVision (ARTICOLO ESTERNO)
➠ “Bolle del sistema economico”“, IlSole24Ore (ARTICOLO ESTERNO)
➠ “L’economia delle banane”, MoneySurfer, risorsa gratuita (DISPENSA)
➠ “Statement – BusinessRoundTable”, BusinessRoundTable (ARTICOLO ESTERNO – ENG)
➠ “Situazione economica secondo Martin Wolf“, FinancialTimes (ARTICOLO ESTERNO – ENG)
➠ “Green New Deal“, HuffingtonPost (ARTICOLO ESTERNO)
➠ “Economia del valore comune” , Mariana Mazzucato, Wired (ARTICOLO ESTERNO)
➠ “Mission-Oriented Research & Innovation in the European Union“ , ricerca della Mazzucato (RICERCA – ENG)
➠ “HorizonEurope”, programma europeo (ENG)
➠ “Filippo Causero – il post che ha dato inizio tutto” (POST LINKEDIN)
➠ “Il Capitale“, Karl Marx (LIBRO)
➠ “Reinventare le organizzazioni“, Frederic Laloux (LIBRO)
➠ “Freedom Inc. Come liberare il potenziale delle persone e la performance delle imprese“, Isaac Getz (LIBRO)
➠ “Ripensare il Capitalismo“, Mariana Mazzucato, Laterza (LIBRO)
➠ “Lo Stato Innovatore“, Mariana Mazzucato, Laterza (LIBRO)
➠ “Il valore di tutto“, Mariana Mazzucato, Laterza (LIBRO)
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