
Non è la prima volta che, nella storia, si attacca un sistema di pensiero mitologico, per imporre scelte di tipo politico. Accade ogni volta che c’è volontà di infrangere le speranze: un mito indica la presenza di un aldilà del pensiero, una metafisica, un orizzonte a cui è sempre possibile puntare. Se lo elimini, uccidi ogni prospettiva.
È accaduto con molte delle storie mitologiche che conosciamo di più, storie che conosciamo col nome “religioni”, ad esempio con quella cristiana, che quando ha iniziato ad insidiarsi, lo ha fatto sostituendosi lentamente alle filosofie che le precedevano, scambiando le proprie immagini di sacro con quelle che le anticipavano da tempo.
In questo modo si sostituisce un pensiero mitologico, con un altro: raccontando una storia, modificando la narrazione di quello stesso mito. E così si installano pensieri nuovi, confini nuovi al pensiero e… si fanno azioni politiche, lavorando mitologicamente.
Cos’è un mito
In buona sostanza un mito è un racconto.
Una narrazione che parla non solo dell’uomo, inteso come Specie, e di una serie di fenomeni di natura che abbiamo cercato di spiegarci e che non potevano essere compresi razionalmente.
Per tutto ciò che è dentro ai confini del mondo, la ragione è uno strumento sufficiente alla comprensione, ma ci sono altri fenomeni che sono al confine con la realtà: non troppo dentro al mondo per come lo conosciamo e né troppo oltre, che altrimenti non sarebbero visibili.
Solo un pensiero mitologico ci permette di valicare i confini del mondo e della ragione, per contemplare e comprendere ciò che è mitologico, poetico e magico: gli aldilà.
Mitologia, religione e politica
In un attimo puoi vedere come ogni mitologia parli di “aldilà”.
Perciò ci è possibile riconoscere anche ogni religione come una narrazione mitologica.
Di certo, a questo punto, è più facile riconoscere che un mito possa agire nel mondo anche a livello politico, perché sicuramente è più comune al pensiero che una religione possa agire a questo livello.
Ma voglio farti un esempio contemporaneo di questo genere di accadimenti, così per dartene una visione completa e vicina alla nostra vita: ci sono regimi che per consolidare il proprio potere modificano la percezione delle cose e della realtà, cambiando idee e immagini della cultura mitologica del luogo.
È accaduto tempo fa, alle origini dei NAT, ad esempio e sta accadendo anche oggi, a Liaoning, dove il Partito Comunista Cinese sta sostituendo le divinità buddhiste con dee cinesi.
Ne trovi un articolo più dettagliato su BitterWinter, che è stato un po’ lo spunto da cui ho tratto questa riflessione.
In questo modo cambiano i punti di riferimento, i messaggi ed i valori veicolati da quelle immagini. Cambiando mitologia cambia la cultura, cambia il sistema di pensiero di una intera società.
Di pensiero mitologico, ovvero di come il mito sia non solo un racconto ma un sistema di pensiero capace di modificare la percezione del singolo e della collettività, ne avevo parlato anche nell’articolo sul film – tratto da una storia vera – “12 Soldiers“. Un esempio perfetto di come il mito, ancora oggi, agisce sulla psiche.
Miti e confini della psiche
E ora, a questo punto, viene da chiedersi quali siano i miti in cui credi. A quali narrazioni permetti di gettare dei confini alla tua realtà e quanto siano ampi, densi di miracolo e magia, o gretti e vuoti.
Se vuoi scoprirlo forse ti può essere utile il video della conferenza che ho tenuto a Roma sul “Potere Personale”, ove miti e fiabe sono intesi come confini del nostro mondo, i primi, e strade preferenziali della psiche, i secondi.
Per approfondire:
➠ Mitologia (TAG)
➠ Miti e dèi (ARTICOLO)
➠ Miti moderni (a bassa intensità) (ARTICOLO)
➠ “12 Soldiers” e il Pensiero Mitologico (ARTICOLO)
➠ Azione del mito, nel pensiero (ARTICOLO)
➠ Filosofia della Specie (TAG)
➠ Filosofia della Specie (PAGINA)
➠ RadioSAPIENS (PAGINA FB MatteoFicara.autore)
➠ RadioSAPIENS (CANALE YOUTUBE)
➠ Le dee della mitologia cinese rimpiazzano le divinità buddhiste (ARTICOLO ESTERNO su BitterWinter)
➠ La storia dei NAT (ARTICOLO)
➠ Fiabe e Miti: confini e vie per la coscienza (ARTICOLO)
➠ “Homo Deus“, Yuval Noah Harari, Bompiani (LIBRO)
➠ “Miti a bassa intensità”, Peppino Ortoleva, Piccola Biblioteca Einaudi (LIBRO)
➠ “La terapia come narrazione“, M. White, Astrolabio (LIBRO)
➠ “Le Storie che curano. Freud, Jung, Adler“, J. Hillman, Cortina Raffaello (LIBRO)
➠ “Donne che corrono coi lupi“, C.P. Estès, Sperling & Kupfer(LIBRO)
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