
Dal mundus imaginalis al corpo immaginale. Teorie per scoprire i luoghi invisibili di Anima e migliorare la visione interiore.
Per chi ama e/o fa ricerca sul tema “immaginazione”, leggere il termine “mundus imaginalis” non è sicuramente una novità, ma credo che parlare di “corpo immaginale”, invece, sia qualcosa per molti nuovo e siccome è estremamente importante per migliorare le proprie esperienze in immaginazioni guidate (e anche visualizzazioni), allora ecco che ho pensato di darti tutte le indicazioni utili per sapere cosa siano entrambi e anche a come puoi esplorare il primo, accrescendo il secondo.
Mundus Imaginalis
La parola è chiara da sé: si parla di un “mondo immaginale”; ma non è chiaro cosa si intenda con ciò:
È un mondo vero e proprio?
Fatto di quale materia?
Posizionato in che luogo?
Esistente da che tempo e con quale storia?
Ecco, con queste domande ci avventuriamo e scopriamo qualcosa di meraviglioso: un mondo che esiste, realmente, ma in un modo diverso da come siamo abituati a intenderlo noi. Un mondo che è stato narrato in tantissimi modi: è la “terra di mezzo” di moltissime culture sciamaniche (o animiste); qualcosa di molto vicino al “mondo delle idee” platonico; una realtà esplorabile come i piani del Paradiso, Purgatorio e Inferno visitati da Dante con le sue guide; una “Città d’Oro” come quella descritta da Sant’Agostino; o un “Regno dei Cieli” come narrato (in parte) dalla nostra cultura.
Insomma, un vero e proprio “mondo” con pianure e colline, montagne, fiumi, laghi e città, ma che hanno una conformazione e sono fatti di una sostanza diversa da quella che conosciamo. E ci sono anche degli esseri che popolano questo piano di realtà: sono quelle che io chiamo i-dei ed i-dee.
Un fatto che probabilmente ti colpirà è che questo mondo è visitabile, ma non basta chiudere gli occhi: bisogna conoscere la strada d’accesso e bisogna anche aver creato il proprio “corpo immaginale”.
Il corpo immaginale
Anche in questo caso le parole spiegano molto, ma non dicono tutto e possiamo anche qui porci le stesse domande di sopra, per scoprire che sia il mondo che il corpo immaginale, hanno queste caratteristiche in comune:
- sono fatti della stessa sostanza dei sogni.
Per fare un esempio, possiamo dire che in alcuni testi di Carlos Castaneda (e non solo, poiché la cultura sudamericana è piena di questi riferimenti) si parla dei due mondi di Tonal e Nagual e di come accederci conoscendo una via e creando un proprio corpo (quello del guerriero, diciamo). Oppure possiamo ricordare la filosofia del “corpo di sogno” tipica di molte culture animiste.
. - non possono essere considerati nelle categorie di questo mondo.
Non puoi capirli, ma solo sperimentarli. Puoi comprenderli prima (accogliendoli mentre li vedi) per poi capirli solo dopo, quando si è tornati in questa dimensione e si osserva ciò che resta di quella esperienza.
. - sono posizionati nello spazio tra i mondi.
Il mondo immaginale è un po’ come il vuoto tra le cose: ovunque e capace di permeare tutto; e il corpo immaginale è il veicolo che permette il viaggio inter-dimensionale.
Per spiegarti cosa intendo, ti porto un esempio personale.
Nel 2016/2017 stavo esplorando il piano Underground delle Stanze dell’Immaginazione. Certo, lo avevo ricevuto nel 2010 insieme agli altri due (era una specie di palazzina di 3 piani), ma avevo dedicato i primi anni alla sola esplorazione delle nove Stanze centrali.
E così, mentre io facevo le mie discese di avan-scoperta per poter poi rendere fruibile quel piano a chiunque, in molti di coloro che avevano già seguito il corso di Attivazione delle Stanze dell’Immaginazione e vi entravano per lavorarci, mi scrissero che iniziavano a trovarci delle scale che scendevano.
E non solo. Ricordo bene che chi disobbedì al mio invito di attendere (perché non erano finiti i lavori) e scese le scale, mi raccontò quello che trovò:
“una scacchiera, con alcuni pezzi tipo il cavallo, ma anche due guardie che mi dissero di andare via, perché non era pronto”.
In poche parole: trovò esattamente quello che c’era, anche se non ne sapeva niente, perché quel mondo esiste ed è raggiungibile con una strada codificata e calpestata da chi ha il coraggio di andare ad esplorare.
Come migliorare la tua visione
Per chiudere, mettiamo insieme i pezzi e comprendiamo come puoi migliorare le tue esperienze nei sogni e nelle immaginazioni guidate (raramente anche le visualizzazioni, perché sono assai diverse – puoi leggere qui la differenza).
E di fatto è molto semplice: basta coltivare il proprio corpo immaginale.
D’altronde, senza un corpo / veicolo per accedere a quei mondi, come potresti fare? Ecco che allora i suggerimenti sono veramente pochissimi: quando sei in quegli spazi, oltre a portare l’attenzione ai dettagli (pratica che rinforza l’accuratezza dell’esperienza e la realtà di quei mondi), portala anche sul tuo corpo in quella dimensione.
Si sa che dove va l’attenzione va anche l’energia, quindi mentre scopri il tuo corpo immaginale, lo stai anche creando.
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