
Miti e fiabe ci parlano del Bacio del Risveglio: la Bella Addormentata, Biancaneve ed anche Eros e Psiche. Ma cosa vogliono indicare questi racconti iniziatici? Quale segreto è nascosto nelle loro parole?
Perché parlare del mito di Eros e Psiche paragonandolo alle Fiabe di Biancaneve e la Bella Addormentata nel Bosco?
Di certo in queste due fiabe c’è un elemento in comune: una fanciulla addormentata che viene svegliata da un bacio erotico (o del vero amore?).
“L’anima incontra l’anima sulle labbra degli amanti”
– Percy Bysshe Shelley
Perché parlare di Eros e Psiche e delle Fiabe? C’è un insegnamento da prendere?
Scopriamolo ora…
Chi sono Eros e Psiche
Come ben sai se mi segui, quando parlo di Psiche, preferisco farlo nei termini della grecità classica, ovvero parlando di Psyché come Anima e non come mente. E dato che il mito di riferimento è classico, di certo si sta parlando di Anima.
Parlare di Eros, invece, è un po’ più complesso. Nel mito che andiamo a scoprire, lo troveremo raccontato come il figlio di Afrodite che – come ben sai – è la Dea della Bellezza e dell’Amore e di Ares, che in questo racconto non viene neanche citato.
Ma parlare della genìa di un dio antico è sempre difficile, perché essi rappresentavano delle forze della Natura, che oggi spieghiamo con la scienza. E quindi ogni divinità poteva avere più padri e più madri.
Di Eros, infatti, si dice che possa essere nato da:
- Gea e Urano;
- Caos (in altri casi sembra essere compagno di Eros);
- il membro (pene) tagliato di Urano;
- Poros e Penia.
In un prossimo articolo mi soffermerò più approfonditamente su questa divinità. Ma adesso scopriamo il mito che lo vede insieme a Psyché.
Il mito di Eros e Psiche
Il mito di Eros e Psiche racconta che Psiche era una delle tre figlie di un re ed una regina. Era bella al punto che molti la veneravano col nome di Venere/Afrodite.
Al che, la Dea arrabbiata, mandò il figlio Eros a punire la fanciulla. La punizione sarebbe stata una freccia che doveva portare la donna ad innamorarsi di un uomo bruttissimo. Ma per errore Cupido/Eros colpisce se stesso e si innamora di Psiche.
A questo punto, di notte, la fa rapire da Zefiro e la porta nella sua torre, dove l’accoglierà ogni notte e dove consumeranno la loro incredibile passione.
Ma… il Dio non si mostra. Ecco perché sceglie la noche. Le due sorelle di Psiche, allora, le mettono in testa che, se il suo uomo si comportava così, era di certo perché in aspetto era bruttissimo. Allora Psiche di notte rompe la parola data al suo amante e lo guarda alla luce di una candela, scoprendolo bellissimo. Ma un goccio di olio sveglia il Dio. Fu così che, accortosi di esser stato tradito nella parola, Eros abbandona Psiche.
In pellegrinaggio per le pene d’amore, Psiche capita al tempio di Afrodite, che le affida quattro prove impossibili da superare se vuole ri-guadagnare Eros. Tra queste, l’ultima consiste in una discesa agli inferi per prendere un po’ della Bellezza di Proserpina (Persefone).
Aiutata nelle prove, Psiche riesce. Quando esce dagli inferi, Psiche disobbedisce (come Orfeo) ed apre il vaso (come Pandora). Come punizione esso sprigiona un sonno magico, profondissimo, come una “morte”, dalla quale sarà salvata solo dal bacio di Eros.
Il mito e le Fiabe
Sicuramente hai già compreso tutto (o molto). In questo mito trovi cenni a Fiabe che conosci benissimo: ad esempio c’è Barbablu, con Psiche che va a vedere là dove non avrebbe dovuto come la donna che apre la porta vietata. E di certo ci sono Biancaneve e la Bella Addormentata nel Bosco, per il rito del bacio d’amore che spezza il sonno.
Nelle traduzioni dal mito, spesso si traduce Eros con “Amore”, ma sicuramente sai che non sono la stessa cosa (per me, almeno, “L’Amore non è un verbo da coniugare”), ecco perché ho intitolato l’articolo con il termine Bacio Erotico e non con “Bacio del Vero Amore”.
Quello che accade nel racconto di Eros e Psiche, e nelle favole, è tipico in miti e fiabe ed è un processo animico di carattere iniziatico, esoterico e trasformativo chiamato “Viaggio dell’Eroe” (scoprilo in questo articolo dedicato a Fiabe e Favole, con Campbell, Clarissa Pinkola Estès, Sibaldi ed Hillman).
Un viaggio necessario per ritrovare parte di sé, spesso nascosta in un’ombra (ecco perché il tema del “Viaggio nell’Ade”), parte della propria Bellezza (quella di Persefone), del potere nascosto, dell’Anima.
Ecco che l’Anima, la Psyché, allora deve scendere fino negli inferi, deve ritrovare la sua Bellezza sepolta, il suo tesoro sepolto. Per farlo deve attraversare una Soglia (spesso affrontando un Guardiano della Soglia) e raggiungere un mondo che sta “al di là” di quanto già conosce. In un certo senso deve “morire”, addormentarsi, cambiare stato di coscienza.
Solo poi, finalmente, potremo ricongiungere Anima ed Eros. Il sacrificio (sacrum facere, atto sacro) è necessario, perché avvicina i due mondi e permette ad Anima di raggiungere Eros.
Perché l’Anima ha bisogno di Eros per potersi Risvegliare.
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