
E se dopo le donne coi pantaloni, fosse il momento degli uomini con la gonna? Sempre più donne in luoghi di potere e decisione, oggi, fanno pensare ad un futuro diverso, nuovo.
Sono sempre stato sostenitore del femminile. Non perché io creda che le donne siano meglio degli uomini, non per il contrario e né per motivi simili (non ho fiducia nelle generalizzazioni), ma perché credo che viviamo ancora troppo in un sistema sociale, culturale e di pensiero incapace di guardare al femminile nella sua interezza, senza biases cognitivi negativi.
E di questo voglio parlarti: di come le disuguaglianze siano spesso solo culturali e cognitive, di quante e quali donne guidano il mondo, oggi, e di quali possono essere le prospettive di questo auspicabile cambio di paradigma.
Femminismo
Prima di proseguire ed addentrarci nel tema è per me importante che tu sappia questo:
Non sono un “femminista”.
Penso che un sano “femminismo” non sia cambiare la donna con l’uomo, ma cambiare una mentalità maschile con una femminile, in modo da proporre un’alternativa a questa cultura.
Auspico a cambiamenti come:
- dalla gerarchica alla partecipazione;
- dall’interesse economico, all’interesse umano;
- da protezionismi, populismi e nazionalismi, alla condivisione;
- da dominio e supremazia, all’umanità che fa rete e relazione.
E credo che siano modi di pensare più del femminile. Sono quindi queste le mie idee per un futuro al femminile.
Ecco, ora possiamo proseguire e capire perché 😉
Donne al potere
Da qualche tempo, su FB in particolar modo, seguo pagine come: Freeda e Labodif. Se non le conosci, oltre a darti i link diretti, posso dirti che sono realtà che si occupano non necessariamente di “femminile”, ma del delicato tema della disuguaglianza di genere.
Se ho conoscenza del fatto che ci sono molte donne, oggi, in luoghi di potere (politico ed economico) e comando (di grandi aziende) è grazie a loro.
Ed ecco cosa ho scoperto, ad oggi…
(aggiorno con un articolo su IlSole24Ore con una carrellata di donne importanti storicamente)
(aggiorno al 21 febbraio 2020 anche indicanto Federica Segato, che mette in LinkedIN sempre post interessantissimi)
ARTE
Andiamo in ordine alfabetico e cominciamo con un esempio per l’arte. Per la prima volta in 250 anni, una donna gestirà la Royal Academy inglese e si parla di Rebecca Salter.
ECONOMIA
Forse la più conosciuta è Christine Lagarde, presidente della BCE (Banca Centrale Europea). Per la prima volta una donna alla guida di questo importante istituto.
In secondo piano, ma sicuramente importante anche Roula Khalaf, che dopo 131 anni è la prima donna alla direzione del FinancialTimes.
BUSINESS
Ah, nel mondo di aziende e organizzazioni, ci sono diversi esempi imteressanti (ne trovi diverse a questo link), qui ne riporto solo un paio…
General Motors
La prima donna a capo di un’azienda automobilistica, la più grande a livello mondiale, è Mary Barra.
IBM
La CEO di questa grande azienda è Ginni Rometty, prima donna dal 2012. O almeno lo era fino a pochi giorni fa…
YouTube
Il più famoso “video-social” è capeggiato da Susan Wojcicki, una delle tre sorelle più famose del mondo.
Pepsi&Co
La seconda azienda alimentare del mondo ha come presidente del consiglio di amministrazione e amministratore delegato, una donna: Indra Krishnamurthy Nooyi.
SCIENZA
Per il secondo mandato consecutivo il CERN di Ginevra sarà guidato da Fabiola Giannotti, fisica con dottorato di ricerca in fisica sperimentale subnucleare.
POLITICA
Nonostante sia aumentato il numero di donne in politica in tutto il mondo (mappa delle Nazioni Unite a gennaio 2019), solo 10 paesi su 193 hanno donne a capo del governo (fonte ilSole24Ore, dicembre 2019).
Europa
Va menzionata in primis, sicuramente la Ursula von der Leyen, nuova presidente della Commissione Europea.
Finlandia
Con un governo quasi completamente al femminile, con la giovanissima (34 anni) Sanna Marin come Primo Ministro e Li Andersson, Katri Kulmuni, Maria Ohisalo e Anna-Maja Henriksson al suo fianco.
Grecia
Ekaterini Sakellaropoulou, è stata eletta a presiedere la Repubblica e già è stata la prima donna a presiedere il Consiglio di Stato.
Italia
Marta Cartabia è diventata Presidente della Corte Costituzionale e sarà la prima donna a ricoprire questo ruolo.
Spagna
Due donne elette a capo della Camera dei Deputati e del Senato. Rispettivamente sono: Meritxel Batet e Pilar Llop.
Così, giusto per fare una rapida carrellata.
Ci sono sicuramente moltissimi altri esempi e realtà che mi sono perso per strada, ma che contribuiscono a dare forza al femminile nel mondo.
Ho lasciato fuori donne importanti anche per altri motivi, come la giovanissima e attivissima Greta Thunberg, per la seconda volta candidata al Nobel per la Pace (a soli 17 anni); Alexandria Ocasio-Cortez, la più giovane donna mai eletta come membro del Congresso USA e attivissima anche nei social.
Uomini con la gonna
Cosa possiamo imparare da tutto questo? Niente. Ma possiamo pensare.
Ricordo una mattina di diversi mesi fa, ero alle Poste e sentii un ragazzo che – al telefono con la sua compagna – ad un certo punto disse:
“Ma che, adesso tu vai a lavorare e io sto a casa?”.
Ho pensato che fosse in parte una buona idea. In parte, of course. Ho pensato che la donna per molto tempo ha portato i pantaloni e ha così potuto capire il maschile, o almeno quella che era l’idea culturale dell’uomo nell’immaginario dell’epoca.
E penso che adesso (da almeno una decina d’anni, ma da un anno o due in modo palese) l’uomo ha la possibilità di esplorare la dimensione femminile (o meglio quella a cui – culturalmente – molto spesso la donna è relegata).
L’auspicio che ho? Che ci possa essere il raggiungimento di comprensione, rispetto ed armonia.
Che si comprenda l’assurdità di una differenziazione e divisione di zone, compiti, capacità e possibilità tra uomini e donne.
Il “maschile” e il “femminile” sono solo dei “modi di pensare” e sono in ognuno, che sia uomo o donna.
Le differenze percepite come qualcosa di legato al sesso sono false, culturali, costruite e la scienza lo dimostra, come riporto anche in questo articolo sui “miti sociali e l’identità“.
In definitiva: le differenze di genere sono dei biases cognitivi, idee e convinzioni installate culturalmente.
Wowww! grazie! Allora voglio essere figlia pure io!