
La “Ricchezza delle Nazioni” è sempre stata quella del PIL Prodotto Interno Lordo, tratteggiato da Adam Smith. Questo ha portato ad una società che produce e consuma. Ora esiste un altro parametro: il GEP (Gross Ecosystem Product), che ammette la Natura, riconoscendole un valore (anche economico).
Produrre, vendere. Produrre, vendere. Questo fa aumentare il PIL di una nazione: la sua potenza produttiva e, naturalmente, quegli incassi che ne derivano.
Eppure questa logica ha portato il pianeta in una situazione di pericoloso squilibrio. Per fortuna dalla Stanford University arriva una proposta nuova, il GEP (Gross Ecosystem Product). Una formula da associare al PIL, che permette di riconoscere un valore economico anche a quegli elementi che più hanno subito la logica produttiva: il valore ecosistemico della natura.
NB: non sono laureato in economia, ma in filosofia. Certi argomenti mi affascinano, ma non ho la competenza necessaria per parlarne con esattezza. Studio e faccio ricerca, ma è possibile che alcune informazioni siano imperfette in forma e contenuto. Questo articolo è per stimolare a curiosare e divulgare un tema interessante, abbi cura della tua cultura.
Il PIL
Il parametro che tutti conosciamo bene e che muove molta parte delle nostre economie, il PIL – Prodotto Interno Lordo.
La definizione originaria è datata 1776 e la si può trovare nel testo: “La ricchezza delle Nazioni” del celebre filosofo ed economista scozzese Adam Smith. Un concetto storico dell’economia, che suddivideva la ricchezza in:
- capitale fisso – che genera un profitto a chi lo possiede;
- capitale circolante – genera profitto a chi lo scambia.
Il PIL è stato, ed è tuttora, il conteggio di tutto ciò che può essere considerabile in senso patrimoniale e produttivo: la produttività, la somma dei beni e dei valori, l’insieme dei redditi.
Francesco Mercadante, in un articolo sul PIL de IlSole24Ore, lo definisce:
Il PIL infatti è, anzitutto, un flusso di moneta, una misura del reddito e della spesa.
https://www.econopoly.ilsole24ore.com/2018/11/14/che-cose-il-pil/
Il fatto che, in definitiva, il PIL si occupi principalmente di denaro, ha avuto – nel tempo – i suoi effetti negativi: è ancora il valore più considerato e monitorato dalle Nazioni ma non ha mai tenuto in considerazione il benessere delle persone.
Una delle più belle conferme di questo, arriva dal famoso “Paradosso di Easterline” o paradosso della felicità.
Un concetto molto semplice, introdotto nel 1974 da Easterlin, professore di economia all’Università della California meridionale e membro dell’Accademia Nazionale delle Scienze: la felicità delle persone dipende poco dalla condizione economica.
Sono tre gli aspetti della felicità che si legano al modello economico:
- hedonic treadmill
La felicità edonica di cui ho parlato molte volte e che qui viene vista in relazione alla teoria dell’adattamento: hai un bisogno, consumi e soddisfi il bisogno, ma poi ti adatti e hai un nuovo bisogno;
. - satisfaction treadmill
Il livello di felicità è legato al raggiungimento di obiettivi e alla conseguente soddisfazione, ma gli obiettivi sono sempre più alti e la felicità sempre più lontana (su questo tema, l’articolo “Prima il piacere, poi il dovere”);
. - positional treadmill
Il guadagno di una posizione o un ruolo sociale.
Altri successivi studi, come quello della Purdue University, hanno dimostrato che, di fatto, oltre una certa soglia, la ricchezza economica non partecipa più ad aumentare la nostra felicità, anzi: oltre i 95000$ annui, la felicità scende.
In poche parole: abbiamo bisogno di qualcosa che vada oltre il PIL.
Nella storia ci sono stati diversi tentativi, di fatto, di modificare il modo di intendere il PIL o di affiancargli qualche altro parametro:
- 2007 – conferenza “Oltre il PIL” (“Beyond GDP“), organizzata a Bruxelles dalla Commissione europea, dal Parlamento Europeo, dall’OCSE e dal WWF. Incontro cui hanno partecipato anche la Banca Mondiale e le Nazioni Unite.
Il cui focus era di individuare a fattori per definire e calcolare il progresso di una Nazione.
. - 2008 – in Francia si vogliono aggiornare gli indicatori. Vengono incaricate personalità di alto livello – tra cui due premi Nobel – per cambiare o aggiornare gli indicatori della crescita. Il risultato del lavoro è stato pubblicato nel 2009 (report).
Uno dei risultati fu il GPI – Genuine Progress Indicator (una cosa tipo: “indicatore del progresso reale”), in cui si introduceva il concetto di benessere delle persone, facendo perlopiù un dividendo tra spese positive (beni e servizi) e negative (criminalità, malessere).
NB: te lo ricordo, sto riassumendo in soldoni, non sono un tecnico del settore. Se vuoi saperne di più, la ricerca è sempre il modo migliore. Abbi cura della tua cultura.
Il GEP
Il 20 giugno 2020 trovo un interessante (e ben scritto) articolo di Matteo Brittani su Repubblica, che parla di GEP – Gross Ecosystem Product.
In poche parole, come riporta l’incipit dell’articolo:
Ambiente e natura non sono considerati nel calcolo del Prodotto interno lordo. Scienziati ed economisti di Stanford e dell’Accademia delle Scienze cinese hanno studiato un valore che ne tiene conto: il Gross Ecosystem Product.
Grazie al GEP, insomma, il PIL si completa di tutti gli asset ambientali e si restituisce dignità a Madre Natura.
Uno degli aspetti più interessanti del GEP è che è anche stato testato, nella provincia di Qinghai, in Cina, ad opera del gruppo di ricercatori che ha ideato il concetto del GEP, guidato da Zhiyun Ouyang, direttore del Centro di Ricerca Ambientale dell’Accademia delle Scienze di Cina.
Un luogo di natura meraviglioso, a oltre 3000mt di altitudine, chiamato anche “la Torre d’acqua dell’Asia”, poiché da lì partono molti dei fiumi che poi portano il proprio prezioso liquido in tutto il territorio.
Come potrai ben comprendere, questa regione è scarsamente abitata ed il suo PIL è molto scarso, ma è invece altissimo il suo valore ecosistemico.
Se pensi all’Italia, puoi accorgerti che in ogni regione abbiamo zone densamente abitate e magari anche industrializzate, che partecipano ad alzare il PIL, ma anche – lì nelle zone di provincia – dei loghi di una bellezza e ricchezza naturale incredibili, che invece godono di un alto GEP.
L’armonia che è venuta creandosi, nell’esperimento in Cina, fa ben sperare che si possano creare ovunque degli scambi di valori diversi: chi produce PIL e riceve ricchezza ecosistemica, sostiene le zone che hanno più GEP e meno produttività.
Lo dicono le parole di Ouyang, riportate nell’articolo di Brittani:
“Tramite il Gep è stato possibile dare valore ai servizi offerti dal suo ecosistema, come garantire acqua dolce a gran parte della Cina ed altri Paesi del Sud-Est asiatico”. Il ragionamento è semplice e si basa sul concetto di “eco-compensazione”.
Il FIL
Forse conosci già il mio indicatore preferito, il FIL, che misura la Felicità Interna Lorda.
Auspico che arriveremo, come in Buthan, ad avere un Ministero della Felicità, e mi impegno in questo senso, ma per adesso bisogna rendersi conto che per molti la felicità non è un reale interesse.
Questa è la via, comunque, che ci ha portati ai temi di Economia del Bene Comune e all’idea dello Sviluppo Sostenibile.
Mentre scrivo ho qui di fianco a me una stampa dell’Agenda2030 con gli Obiettivi per lo Sviluppo Sostenibile delle Nazioni Unite.
Insomma, non abbiamo ancora la felicità, ma intanto ad oggi abbiamo:
- degli obiettivi condivisi di sviluppo sostenibile;
- viene riconosciuto il valore ecosistemico della natura.
Per approfondire:
PIL – Prodotto Interno Lordo
➠ La ricchezza delle nazioni”, Adam Smith (LIBRO)
➠ Cos’è il PIL, Francesco Mercadante su IlSole24Ore (ARTICOLO ESTERNO)
➠ Paradosso di Easterlin, Wikipedia (ARTICOLO ESTERNO)
➠ Il limite economico della felicità, Purdue University (ARTICOLO ESTERNO)
➠ Beyond GDP, report (PDF)
➠ Indicatori di crescita- Francia, report (ARTICOLO ESTERNO)
➠ Genuine Progress Indicator, Wikipedia (ARTICOLO ESTERNO)
GEP – Gross Ecosystem Product
➠ Gross Ecosystem Product, Matteo Brittani su Repubblica (ARTICOLO ESTERNO)
FIL – Felicità Interna Lorda
➠ FIL in Buthan, Wired (ARTICOLO ESTERNO)
➠ Economia del Bene Comune (ARTICOLO)
➠ Sviluppo Sostenibile, Wikipedia (ARTICOLO ESTERNO)
Molto molto molto interessante! Supergrazie Matteo. Divulgo.
Sono lieto che ti abbia creato interesse! ^_^
Grazie a te!