
La Fata Turchina e Pinocchio rappresentano una relazione molto particolare: la prima volta che si incontrano giocheranno ad essere fratello e sorella, la secondo volta, invece, saranno madre e figlio. Com’è possibile questo e, soprattutto, cosa ci racconta? Il rapporto tra i personaggi di una stessa fiaba, che sono tutti rappresentanti di processi della psiche.
C’è una serie di accadimenti, nella fiaba di Pinocchio, che quando la incontri ti lascia profondamente meravigliato. È uno di quegli accorgimenti che ti permettono di imparare a leggere qualsiasi fiaba, qualcosa che ad un occhio attento permette di accorgersi del fatto che, in queste narrazioni, tutti i personaggi sono lo stesso personaggio, visto in un momento diverso della sua maturazione o evoluzione.
Si tratta della relazione di Pinocchio con la Fata Turchina.
La Fata Bambina e l’essere fratelli
Nella prima occasione in cui Pinocchio incontra la Fata Turchina, ella viene presentata come “la bambina dai capelli turchini”. La sua prima apparizione, quindi, la vede nei panni di una bimba. E non solo…
Quando Pinocchio la vede alla finestra, è inseguito dagli Assassini (il Gatto e la Volpe mascherati) dai quali sta scappando. Il suo tentativo è quello di chiedere aiuto, ma non lo riceverà, perché – dicendolo con le parole della bambina – “in quella casa sono tutti morti”.
Nel loro primo incontro, quindi, la Fata è una “bambina coi capelli turchini, morta”.
Questo accadimento, e lo svolgimento che lo segue, ci dice moltissimo sui Segreti della Fiaba. Poco dopo infatti Pinocchio verrà catturato e – quasi – ucciso dagli Assassini (in una scena, poi, che ricorda molto il Gesù in croce).
A quel punto – e solo a quel punto – la bambina dai capelli turchini manderà a salvare Pinocchio.
E non avrebbe potuto essere altrimenti, dato che la bambina era nella dimensione dell’invisibile (“morta”) e se Pinocchio l’avesse voluta incontrare, avrebbe dovuto per forza varcare quella soglia. E qui, ancora una volta, il Gatto e la Volpe (nelle vesti degli Assassini), sono stati quei guardiani della soglia, che hanno permesso a Pinocchio una sua evoluzione.
In questo momento della loro prima conoscenza, quindi, sono ambedue molto giovani ed è proprio la bambina dai capelli turchini a proporre una “fratellanza” tra di loro. E così, agli inizi, la Fata era la sorella di Pinocchio.
La Fata Madrina e il poter venire al mondo
Nell’evoluzione della storia di Pinocchio, accade un secondo incontro con la Fata Turchina e in questo caso ella è grande al punto che – anche se un po’ titubante – ella si presenta come possibile “madre” del burattino.
In questo secondo caso, sull’Isola delle Api Industriose, quando Pinocchio reincontra la Fata Turchina ha finalmente tutti gli elementi per poter essere pronto ad avere una madre: ora che è cresciuto, affrontando tutte le sue avventure, e che è prossimo a ritrovare suo padre.
Quando ricomporrà “padre” e “madre”, Pinocchio sarà finalmente pronto a “nascere come un bambino vero”.
Un personaggio, tutti i personaggi
Come puoi notare grazie a questi scenari inattesi di Pinocchio, nelle Fiabe tutti i personaggi sono lo stesso personaggio: la Fata Turchina nella doppia veste di sorella e di madre, altro non è che un’anticipazione delle prossime evoluzioni del burattino.
Come bambina e sorella, la Fata indica che Pinocchio sta incontrando qualcosa di ancora sconosciuto di sé. È in questa occasione che scopre del suo naso magico e che modifica il suo modo di procedere nella storia (sembra quasi un incontro tra “animus” e “anima”).
Come madre, invece, la Fata anticipa la nascita di Pinocchio al suo nuovo livello di consapevolezza, quello del “bambino vero”.
Se riesci – leggendo le storie che ami di più – a rammentare che ogni personaggio esprime lo stesso personaggio, da sfaccettature differenti, in momenti di evoluzione e di coscienza differenti, allora saprai individuare moltissimi segreti che altrimenti ti saranno invisibili.
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