
Se sei una di quelle persone che continuamente cerca lavoro, fermati un attimo. Hai mai pensato che forse non è tanto una professione di cui hai bisogno, quanto, invece, di un motivo? Trova il senso alla tua vita, grazie alla Filosofia.
Cerca lavoro, apri Google, prendi i giornali, chiedi in giro. Trova un lavoro, segui la trafila per l’assunzione, vai in prova, tenta. Magari va bene, magari non ti ci trovi. Magari non ti trattano bene o non è il tuo e allora… cambia di nuovo.
Se vuoi smettere di correre dietro alla ricerca di un impiego, allarga visione: grazie al pensiero e alla Filosofia, ti invito a trovare un “senso”, un motivo per cui vale l’impegno vivere. Ecco cosa puoi fare…
Lavoro inteso come “job”
Mi è capitato assai spesso di accompagnare persone, sia in consulenze individuali, sia in conferenze e seminari, ad individuare il significato che ognuno dà alla parola “lavoro”. Per dare un utile contributo alcune volte mi sono anche appoggiato alle teorie di Igor Sibaldi che, forte della sua abilità filologica, ci parla della differenza tra “work” e “job“.
In breve: il nostro “lavoro” è il job, che in francese è il travaille e in spagnolo il trabajo. Insomma: il nostro “lavoro” è l’equivalente del “travaglio”. Sai quando dici (dalle mie parti si fa): “Vado a faticare”? Esattamente! Il lavoro intende il lavoro dello schiavo.
Non ti meravigli, immagino, che molto spesso il lavoro è sotto pagato e vissuto con poco rispetto, giusto? Lo è perché culturalmente è inteso come “lavoro da schiavo”, è quello che Marx individuava come “alienante”: che ti allontana da te, svuotandoti.
Ecco che in un attimo comprendi perché lo stress è la più diffusa malattia del nostro tempo: facciamo un lavoro da schiavi, cioè… senza un senso.
Lavoro inteso come “work”
E allora ti chiederai: e cos’è il lavoro inteso come “work“?
Anzitutto rifletti: se non lo sai è perché siamo totalmente assuefatti da una sola idea di lavoro, quella del job.
Sempre grazie ad Igor sappiamo che in italiano il work diventa “opus“. Un termine latino che non usiamo più e che può essere qualcosa di simile a “Opera”. La tua “grande opera”, come direbbero gli alchimisti.
L’idea dell’opera ha un qualche strascico nella cultura religiosa, ove però fa una finaccia: coloro che sono portatori delle “opere buone” sono gli uomini probi, e quindi coloro che – contemporaneamente – nei territori della psiche hanno un problema con l’umiltà negativa.
E allora come fare se anche la strada dell'”opera” è preclusa?
Per me il termine che possiamo usare da sostituire al “lavoro” per creare un’alternativa, modificare la psiche e vivere più liberi è… impegno.
Per cosa vale l’impegno vivere: il Senso
Eccoci allora alla conclusione, anticipata da una domanda potente, ovvero che ti apre delle possibilità… è una domanda che ti permette di fare uno “shift” al modo di dire “per cosa vale la pena vivere?” (che è tutto un programma e ci invita a organizzare una vita di “pene e sofferenze”):
per cosa vale l’impegno vivere?
Se hai il coraggio di portare questa domanda con te, ogni giorno, allora piano piano inizierai ad accorgerti di ciò che ha realmente valore nella tua vita.
Verranno a galla cose come:
- i motivi che ti animano (cose che ti emozionano e ti fanno sentire vivo);
- le cause che ti infiammano (azioni altrui che per te stanno cambiando il mondo o lo possono fare);
- i problemi che ti chiamano alla riflessione (e che vorresti risolvere);
- gli orizzonti che ti attraggono (ciò che ti piace fare e che magari ti viene bene);
Allora… sei sulla buona strada per trovare il tuo Senso, quella che per me è la tua personale Filosofia di Vita, quel qualcosa che ogni giorno ti dà una direzione verso cui muoverti e anche un profondo Motivo per farlo: ti riconnette al mondo e permette alla tua essenza di manifestarsi in modo utile e felice.
Qui trovi la diretta di RadioSAPIENS
in cui ho parlato proprio di questi temi
(⇓⇓⇓ l’articolo continua sotto ⇓⇓⇓)
Cosa puoi fare, ora
In primis: rivitalizza la tua vita, liberati, risvegliando le facoltà della Filosofia (Pensiero e Immaginazione) e guardati attorno, osservando cosa ti piace, cosa no, della tua vita e iniziando a pensare al futuro nel modo giusto.
Se vuoi uno strumento utile per lavorare, trovi l’Ikigai, una filosofia orientale che ti guida a riconoscere ciò che per te ha valore dividendolo in quattro settori: ciò che ti piace fare, ciò per cui ti pagano, ciò che ti viene in modo facile e ciò di cui il mondo ha bisogno.
Ne trovi un articolo nel sito di Lara (la mia consorte) ed uno anche nel mio sito, cliccando qui.
Puoi anche seguire un’intera diretta FB nel gruppo che gestiamo insieme: La Specie Felice.
Se invece vuoi scoprirlo in maniera più approfondita puoi anche pensare a fare due parole con un Filosofo 😉
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IKIGAI, la filosofia giapponese che ti guida a trovare il tuo scopo
Per approfondire:
➠ A cosa ti serve la Filosofia (ARTICOLO ESTERNO)
➠ Come rosvegliare le capacità della Filosofia (PAGINA)
➠ Ikigai, Matteo Ficara (ARTICOLO)
➠ Ikigai, Lara Lucaccioni (ARTICOLO ESTERNO)
➠ Ikigai, diretta in Casa Ficaccioni (DIRETTA IN FB)
➠ Lavoro, diretta su RadioSAPIENS (CANALE YOUTUBE)
➠ Umiltà negativa (ARTICOLO)
➠ Futuro, diretta su RadioSAPIENS (CANALE YOUTUBE)
➠ Futuro, come prepararsi (ARTICOLO)
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