
A volte è più utile chiedersi “come guardiamo” al futuro, piuttosto che “cosa vediamo”. Grazie ai Futures Studies abbiamo diversi metodi per guardare verso i futuri, in modo da trasformare quelle visioni in azioni: che siano prendere decisioni, pre-pararsi alle situazioni o iniziare a creare mondi nuovi.
Di futuro non ne esiste solo uno, ma molti. Ecco perché si usa il plurale per definire l’area dei Futures Studies.
Mi sono appassionato a questo genere di ricerca abbastanza recentemente (a metà 2018), arrivandoci dopo anni di ricerca e studio su pensiero e immaginazione.
Quel che sappiamo del futuro è che non ne sappiamo mai abbastanza: possiamo provare a prevederlo ed anticiparlo, ma – per me – la cosa migliore resta sempre quella di scoprirlo.
Lo si può fare giocando d’anticipo, grazie all’immaginazione.