
Non è la prima volta che, nella storia, si attacca un sistema di pensiero mitologico, per imporre scelte di tipo politico. Accade ogni volta che c’è volontà di infrangere le speranze: un mito indica la presenza di un aldilà del pensiero, una metafisica, un orizzonte a cui è sempre possibile puntare. Se lo elimini, uccidi ogni prospettiva.
È accaduto con molte delle storie mitologiche che conosciamo di più, storie che conosciamo col nome “religioni”, ad esempio con quella cristiana, che quando ha iniziato ad insidiarsi, lo ha fatto sostituendosi lentamente alle filosofie che le precedevano, scambiando le proprie immagini di sacro con quelle che le anticipavano da tempo.
In questo modo si sostituisce un pensiero mitologico, con un altro: raccontando una storia, modificando la narrazione di quello stesso mito. E così si installano pensieri nuovi, confini nuovi al pensiero e… si fanno azioni politiche, lavorando mitologicamente.