
Vedi il bicchiere mezzo vuoto? Non preoccuparti: c’è molto che tu possa fare, lo stesso, per riempirlo. Dal bias della negatività, che ci porta a valutare il lato negativo delle cose, alle ricerche sull’effetto dell’epigenetica sulla nostra felicità personale e sociale. Una sorta di “salutogenesi” globale, che potrebbe passare dal… piantare alberi.
I bias cognitivi sono ormai da qualche anno al centro della ricerca scientifica, psicologica, neurologica e anche filosofica, perché abbiamo bisogno di conoscere meglio il nostro modo di pensare, tra mente e cervello.
Uno dei bias in assoluto più famosi è il “negativity bias”, il bias che ci porta a vedere il bicchiere mezzo vuoto e che – sembra – non ci lasci molta scelta sulle possibilità che ci diamo di essere felici. Ma le cose non stanno proprio così: grazie alle ricerche epigenetiche, sappiamo che possiamo ancora costruire gran parte della nostra felicità, personale e sociale.
Insomma, una specie di “salutogenesi”, che ci porta a portare l’attenzione ad una complessità di aspetti, che riguardano anche l’ambiente in cui viviamo e che potrebbe migliorare di molto, piantando alberi.