
Cos’è un Angelo? La sua etimologia lo dice: il greco “anghelos” significa “messaggero”.
Quali messaggi porta, un Angelo? In che modo è possibile riconoscerli e comprenderli?
Queste domande ci introducono ad un tema estremamente interessante, la Contemplazione, capace di metterti in contatto con la natura sottile di tutte le cose, l’Anima Mundi.
Il mondo delle cose
Esiste una realtà oggettiva? Le cose “sono” a sé stanti, oppure sono solo una illusione creata dalla mente?
Queste sono di certo alcune delle domande più annose della filosofia e dell’essere umano. Non si hanno risposte certe a questa domanda, anche se si è portati spesso a dare per scontato che la realtà abbia una sua oggettività e ontologia, ma siamo tutt’altro che vicini a dimostrarlo.
Non sono un esperto di fisica quantistica e non amo tirarla in ballo in ogni occasione, come troppo spesso si fa oggi. Sono rimasto anni fa impigliato nella teoria della relatività (generale e ristretta), affascinato dalle ricerche nelle camere a bolle descritte da F.Capra nel suo “Il Tao della Fisica” e imbrigliato nelle teorie precedenti al Bosone di Higgs, la cosiddetta “particella di Dio“, che avrebbe dovuto e potuto dare scientificità e autorevolezza alla materia, ma… non ho ulteriori conoscenze, quindi mi fermo al dubbio del filosofo.
Stendo una “epochè trascendentale“, un confine entro il quale racchiudo la questione e la tengo sospesa. Non annullata, non confermata, possibile.
La realtà ha un suo qualche carattere di ontologia, ma allo stesso tempo è vera come percezione: è una tua idea che, collegata in rete così come funziona internet, permette di dire che esiste realmente.
Il mondo sotto alle cose
Esiste anche un mondo al di sotto delle cose. Platone lo chiamava “mondo delle idee”, per Hillman era il mondo infero dell’Anima, per le religioni e le filosofie non di rado è stato riconosciuto come una pluralità di piani di realtà (degli inferi e degli olimpi) che comunicano con questa.
Non è sbagliato dire, quindi, che c’è un qualche tipo di profondità, sotto e dietro a tutte le cose. Un qualcosa che potremmo chiamare “Anima del Mondo” o “delle cose”. Un senso, una forza, una vis (un vitalismo) che esprime qualcosa in più di quel che si può percepire immediatamente. Qualcosa che richiede tempo e contemplazione.
Per accedere a questi piani altri di realtà ci sono due modi:
- uno è l’accelerazione dell’energia.
Concetto espresso da quelle immagini di fuoco e luce che trovi in molte filosofie religiose, in particolari quelle che si fondano sull’idea di uno Spirito: unitario, elevato, perfetto, a cui è necessario tendere con una vita di perfezionamento (nella sofferenza, di norma); - l’altro è la lentezza, quasi un fermarsi.
Il mio modo naturale, di certo. È qualcosa che nella nostra cultura fa paura, perché il rallentamento si avvicina al morire, ma nessuno mai pensa che si avvicina anche al sognare, che è una delle vie naturali e preferenziali ai regni di Anima. Sì, perché all’opposto dello Spirito, nella sua astrazione e perfezione, c’è Anima, con la sua concretezza fatta di cose. Il cammino nell’Ade dell’Anima è un cammino di piacere, di non-perfezionamento ma accoglienza di quel che c’è, di contemplazione.
Come comprendi immediatamente, nella nostra cultura la prima via è corretta e sana, mentre la seconda è sbagliata e riprovevole. Ma le cose non stanno affatto così e ne ho descritto qualcosa anche nel mio articolo su “Il Santo e lo Sciamano“.
Il mondo invisibile, Angeli e Contemplazione
Il mondo delle cose è solo una delle realtà in cui puoi portare la tua attenzione. E le cose stesse sono una specie di portali, che permettono di accedere a livelli ulteriori dell’essere. Non è una cosa che esula del modo di ragionare delle origini della nostra cultura religiosa: basta pensare al “roveto ardente” attraverso il quale si manifestò il divino.
Gli Angeli sono questo: i portali stessi, il messaggio, il canale di comunicazione attraverso il quale questo messaggio arriva. Sono i luoghi delle teofanie (apparizioni del divino) – ne parla anche H. Corbin nelle sue ricerche sulle radici dell’Immaginazione nella cultura Sufi.
In altre culture li hanno chiamati “esseri fatati”, “folletti” o “gnomi”. Insomma: sono l’immagine che abbiamo creato per l’Anima delle cose, per quella profonda consapevolezza che c’è qualcosa, un senso, un messaggio, un essere che si manifesta attraverso le cose e che può essere colto.
Questa è la natura della Contemplazione: un rallentare, uno stare in attesa che si svelino frequenze altre della realtà, e coglierne gli Anghelos, il messaggio, l’essenza, l’Anima.
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