
Amare non è solo dare, ma anche ricevere. Non è soltanto una sensazione di pienezza, ma anche di fragilità, di riconoscimento della propria umanità e vulnerabilità. In questo modo (doppio) del dare e ricevere, l’amare e lasciarsi amare si fa punto di forza per le persone.
“Amor c’ha nullo amato, amar perdona”, così Dante – nel verso 103 dell’Inferno della Divina Commedia – riferisce le sue parole all’amore, questa forza cui tutto l’universo obbedisce, come gli fa rima Battiato.
Abbiamo una lunga storia di amore, nella cultura dell’umanità, nella filosofia e nella poesia, nell’Italia (ad esempio con lo Stilnovo), così come anche nella vita di ognuno, eppure non sappiamo ancora dare una definizione di cosa sia, questo amore. Qualcuno dice “a-mors”, senza morte, qualcosa, una forza, che può superare la morte.
Ma di fatto, “amare e lasciarsi amare” è qualcosa che facciamo ogni giorno, qualcosa che mettiamo in atto, che ci attiva, ci scombina e a volte ci ricombina. Ci dà forza, ma ci rende anche deboli.
Che cos’è l’Amor…
Una canzone di Capossela fa ritmo attorno a questo concetto. Non conosciamo l’amore in sé, perché ne conosciamo tanti volti ed aspetti, quelli che incarniamo nelle vicende quotidiane, quelli dei sorrisi, dei voli del cuore e anche delle ferite.
Personalmente penso che l’amore sia qualcosa che siamo.
Non un verbo da coniugare, quindi, ma qualcosa che possiamo essere, una frequenza o – meglio ancora – uno stato di coscienza.
A tale riguardo mi piace molto la visione Sufi, che si trova in tante poesie d’amore, dove l’amante non è l’oggetto dell’amore, ma l’occasione attraverso la quale noi stessi ricordiamo, e ritorniamo in, amore. In-namorarsi, quindi, significa letteralmente tornare dentro all’amore, allo stato di coscienza che lo esprime e caratterizza.
Ecco perché mi piace pensare che sia possibile “innamorarsi senza motivo”: basta ricollegarsi con quella sensazione che abbiamo provato più e più volte, l’innamoramento.

Dare e ricevere amore
Al di là della sensazione e delle sue forme più filosofiche ed esistenziali, quelle dell’atto d’amore sono le versioni d’amore che conosciamo meglio e si esprimono nei due atti del dare e del ricevere amore.
Si possono dire molte cose su questo aspetto: chi si sente più nel dare, chi più nel ricevere. Ma di certo è necessario dire anche che ci vuole un certo tipo di equilibrio: solo dare ci porta a svuotarci e magari anche a detestare la persona cui doniamo amore, perché non ne restituisce e ci sentiamo in uno scambio iniquo; solo ricevere può lasciarci con una nota di ingiustizia, che magari ci porta a rifuggire gli atti d’amore perché non ci si sente nel giusto equilibrio.
Mi ha fatto riflettere su questo equilibrio il Punto di Forza “LOVE” del sistema VIA Character: una sola voce, che comprende in sé sia la capacità di amare, che quella di essere amati, come se non potessero stare una senza l’altra.
Certo, sembra una riflessione basilare, ma… se pensi ad “amore”, cosa ti viene in mente? Sono più scene di dono o di ricezione? C’è un equilibrio in quel che dai e ricevi?
Spesso cerchiamo di colmare questa domanda guardando ad un partner o comunque ad una persona. Cosa che capita maggiormente quando viviamo una fase di invaghimento: tendiamo ad idealizzare l’altro e pretendiamo che diventi la risposta al nostro bisogno. O almeno questa è una mia idea, qualcosa che mi è parso di poter osservare. L’idea è, invece, di mantenere un equilibrio tra il dare ed il ricevere totali.

Forza e fragilità
O forse dovrei mettere un accento e trasformare il titoletto in “forza È fragilità”, perché in LOVE accade proprio questo: sia per compiere l’atto di dare che nel ricevere, dobbiamo mettere in mostra qualcosa che tendenzialmente teniamo al sicuro: la nostra vulnerabilità, quel bellissimo aspetto di “fragilità” che ci dà modo di dirci umani.
Quando dai amore, ti avvicini, ti fai più disponibile, con meno protezioni. Tendi a mettere in luce l’essenza: non può essere “amore” con una maschera. E allo stesso modo, per poterti permettere di ricevere amore, devi togliere l’armatura, altrimenti quella coccola arriva solo fino alla pelle e non al cuore.
Amore e Punti di Forza
E così, questo “LOVE”, riconosciuto come uno dei punti di forza del sistema VIA Character, ovvero una capacità di valore, riconosciuta dalla maggior parte delle culture, è allo stesso tempo un “punto di debolezza”, ovvero l’atto di arrendersi all’altro.
Se ti stai chiedendo se è uno dei tuoi Punti di Forza, puoi scoprirlo subito, facendo il questionario gratuito che trovi qui: https://www.viacharacter.org

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