
È possibile “non vedere”: se si hanno difficoltà o impossibilità di immaginare qualcosa che in quel momento non è lì vicino, potrebbe essere per il fenomeno detto “aphantasia”. Almeno per lo studio di Adam Zeman dell’Exeter University.
Nel 2015 è stato dato un nome a quella difficoltà che hanno alcuni nell’usare l’immaginazione: se un oggetto non è lì vicino a loro, proprio non riescono a vederlo con gli occhi immaginativi.
È il fenomeno dell’aphantasia (o afantastia – italianizzato), a cui è interamente dedicato questo articolo.
Fantasia e Immaginazione
Prima di presentarti lo studio, con tutti i link utili per approfondire, ci tengo a evidenziare la differenza tra fantasia e immaginazione: la prima è la capacità di rielaborare immagini, ricombinandole tra loro, mentre la seconda è una vera e propria modalità di pensiero, che ci permette di conoscere / prevedere / creare / intuire qualcosa che non sapevamo ancora.
È una distinzione che sono riuscito a focalizzare negli anni, grazie alle pratiche e agli studi, come ad esempio il libro “Immaginazione e Memoria” di Oliveiro.
Ad ogni modo, se vuoi approfondire il tema dell’Immaginazione, ti invito a curiosare su questi articoli:
- Quale immaginazione? Scoprine tutti i tipi;
- Il potere dell’Immaginazione;
- Immaginazione Creatrice;
- Sei quello che immagini;
- Immaginazione scientifica.
Negli studi scientifici che troverai linkati in questo articolo, invece, fantasia e immaginazione vengono considerate un po’ come se fossero la stessa cosa: lo studio si basa infatti più sulla capacità di un individuo nel ricreare o meno delle immagini nello spazio delle palpebre chiuse, piuttosto che non sull’uso dell’immaginazione per pensare o portare la propria coscienza a spaziare in luoghi più vasti della coscienza.
Aphantasia (o afantasia)
È possibile non vedere. Che tu stia facendo una meditazione o una pratica immaginativa, che sia libera o guidata, che sia un’esperienza di rammemorazione… può capitare di non riuscire a vedere le immagini. È probabilmente afantasia: una specie di blocco nella creazione di immagini di oggetti che non sono fisicamente presenti in quello stesso momento attorno a chi immagina.
Lo studio del prof Adam Zeman della Exeter University, reso noto anche dalla BBC nel 2015, ha spopolato nei social (in particolar modo su twitter), permettendo a chi avevo questa difficoltà di darle finalmente un nome.
L’aphantasia è una condizione in cui le persone non sono in grado di visualizzare i volti dei propri cari e per cui contare le pecore è un concetto astratto. Il professor Zeman ha spiegato che l’aphantasia è l’incapacità di visualizzare cose, persone o luoghi, in loro assenza. Ha detto che la condizione può essere causata da lesioni cerebrali, ma sembra verificarsi più comunemente in una forma permanente.
Aphantasia is a condition in which people are unable to visualise the faces of loved ones and for whom counting sheep is an abstract concept.Professor Zeman explained that Aphantasia is the inability to visualise things, people or places in their absence. He said the condition can be brought on as a result of brain injury, but appears to occur more commonly in a lifelong form.
fonte Exeter University: http://www.exeter.ac.uk/research/feature/aphantasia/
L’afantasia può attivarsi dopo un incidente, ma capita anche che sia semplicemente una difficoltà funzionale con la quale le persone si trovano a fare i conti più o meno da sempre, sostituendo all’immaginazione un lavoro concettuale (“contare le pecore è un concetto astratto”).
Come puoi fare a saperlo? L’ideale è sicuramente approfondire lo studio cominciando dalla pagina della Exeter University , per poi fare un po’ di sperimentazione. Mal che va, hai finalmente un nome da poter dare ad una difficoltà che magari hai incontrato nelle tue esperienze.
Se invece la tua è una difficoltà nel mettere bene a fuoco le immagini, allora ti suggerisco questi due articoli, che ho scritto per te:
- Ti si è “rotta” l’immaginazione? Riparala in 5 mosse;
- Il corpo immaginale: come migliorare la tua visione immaginale.
Bene, l’articolo finisce qua.
Mi auguro che abbia soddisfatto la tua curiosità.
Se vuoi, puoi scrivermi un feedback nei commenti. Grazie!
Per approfondire:
➠ “Immaginazione” (TAG)
➠ “Afantasia”, Exeter University (ARTICOLO ESTERNO)
➠ “Afantasia”, BBC (ARTICOLO ESTERNO)
➠ “Quale Immaginazione? Tutti i tipi”, matteoficara.it (ARTICOLO)
➠ “Il potere dell’Immaginazione”, matteoficara.it (ARTICOLO)
➠ “Immaginazione creatrice”, matteoficara.it (ARTICOLO)
➠ “Sei quello che immagini”, matteoficara.it (ARTICOLO)
➠ “Immaginazione scientifica”, matteoficara.it (ARTICOLO)
➠ “Immaginazione e Memoria”, Alberto Oliveiro (LIBRO)
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